Welfare

A Massa Marittima un carcere innovativo

Sarà una comunita' penitenziaria aperta, dove imparare anche un lavoro

di Redazione

Un patto tra detenuti e autorita’ carceraria. L?obiettivo, da oggi, sarà quello di rendere ancora piu’ rapido il recupero e il reinserimento nella societa’ degli ospiti della piccola casa circondariale di Massa Marittima. Per i detenuti ci saranno corsi di formazione e laboratori artistici, ma anche vere esperienze di lavoro, graduali, al di fuori della struttura carceraria. E questo grazie al coinvolgimento di associazioni di volontariato e cooperative presenti sul territorio. La vera novita’ sara’, infatti, la creazione di una sorta di comunita’ penitenziaria aperta. Il detenuto potra’ diventare un falegname od un bravo artigiano. C’e’ chi, come il consorzio Con-Arte, lavorera’ appunto sui mestieri che stanno oramai scomparendo. Ci sara’ spazio anche per l’agricoltura, per il cinema, per il teatro e per la musica: il carcere non solo fruira’ dei servizi presenti sul territorio, ma li potra’ anche erogare. E a seguire i detenuti non mancheranno psicologi ed esperti di risorse umane. Oltre a Con-Arte sono gia’ coinvolte le cooperative sociali Arcobaleno e Il Nodo, l’Arci e il gruppo di solidarieta’ Heos, il Comune, la conferenza dei sindaci di zona e il Centro territoriale permanente per l’istruzione e la formazione in eta’ adulta di Follonica. Gli ospiti di Massa Marittima, al massimo una quarantina, saranno evidentemente selezionati: non tutti potranno accedere alla casa circondariale. Avranno la precedenza i carcerati condannati non a pene gravi o che devono scontare gli ultimi anni di fine pena.


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