Formazione
No Dumping: anche Undp sostiene la Campagna
Smantellare i sussidi alle esportazioni e ridurre le barriere tariffarie che ostacolano il pieno sviluppo dei Paesi poveri. Questo lappello lanciato dallUNDP
di Redazione
?Smantellare i sussidi alle esportazioni e ridurre le barriere tariffarie? che distorcono il commercio internazionale e ostacolano il pieno sviluppo dei Paesi del Sud del mondo ?per creare una situazione più equilibrata?: questo l?appello lanciato dall?UNDP nel Rapporto 2003 sullo Sviluppo Umano presentato a Roma questa mattina. In ben 21 Paesi l?Indice di Sviluppo Umano, adottato da UNDP per valutare il progresso socio-economico di 175 Paesi del mondo, ha registrato un preoccupante declino e in 54 Paesi poveri si è assistito ad un?ulteriore progressiva riduzione del reddito medio.
?L?incoerenza con cui i Paesi ricchi da un lato affermano di voler sostenere gli Obiettivi di Sviluppo del Millennio e dall?altro adottano misure per liberalizzare i mercati, anche nel settore agroalimentare che è cruciale per la sopravvivenza umana, è riconosciuta e contrastata anche delle Nazioni Unite? ? ha dichiarato Sergio Marelli, Direttore di Volontari nel mondo ? FOCSIV, che promuove la Campagna ?No Dumping?. ?Ormai da tempo ci battiamo per un commercio internazionale che sia più equo e trasparente e che favorisca l?accesso dei Paesi in Via di Sviluppo al mercato globale. Per questo nei giorni scorsi eravamo a Palermo dove i Ministri del Commercio dell?UE si erano incontrati per discutere una posizione comune da tenere a Cancun, dove dal 10 al 14 settembre si terrà il V Incontro interministeriali dell?OMC. Non è ammissibile che l?Unione Europea continui a sussidiare ognuna delle proprie mucche con 913 dollari al giorno e si limiti a destinare appena 8 dollari per un abitante dell?Africa Sub-Sahariana?.
Il Rapporto sullo Sviluppo Umano sottolinea l?urgenza con cui i Paesi ricchi devono indicare tempi certi entro cui eliminare tutte le tariffe discriminatorie, le quote e i sussidi che bloccano il commercio dei prodotti agricoli e gli investimenti nei Paesi in via di sviluppo per migliorare, come previsto anche dalla Dichiarazione di Doha del 2001, il loro accesso al mercato, come uno dei passi da compiere verso il perseguimento dell?Obiettivo del Millennio per il dimezzamento della povertà entro il 2015 e la sua successiva eliminazione.
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