Mondo

Africa: le ong sul viaggio di Bush

L'allarme lanciato da un gruppo di Ong, tra cui Medici Senza Frontiere (Msf) e Africa Action, "da Bush aiuti ma anche accordi deleteri"

di Redazione

Il presidente George W. Bush, in partenza per l’ Africa, ha previsto per il continente africano uno ”stanziamento di 15 miliardi di dollari per favorire la lotta all’Aids e alle altre epidemie” ma, al tempo stesso, ”l’amministrazione Usa sta lavorando a un accordo commerciale che potrebbe pregiudicare gravemente l’accesso alle cure per milioni di uomini, donne e bambini che vivono nei paesi piu’ poveri”. Questo l’allarme lanciato da un gruppo di Ong, tra cui Medici Senza Frontiere (Msf) e Africa Action, che nei giorni scorsi – lo si apprende in una nota – hanno inviato una lettera al presidente degli Stati Uniti. Gli Usa hanno aperto dei negoziati con la Sacu, Unione dei consumatori sud africani, per arrivare a un accordo sulla liberalizzazione del commercio. ”Questi accordi – spiegano le Ong – riconoscono che i medicinali e i loro brevetti, in quanto sono una merce essenziale per garantire il diritto alla vita, possono derogare alle regole stabilite dall’organizzazione mondiale per il commercio, il Wto”. Il gruppo di Ong chiede invece al presidente Bush di ”lasciar fuori i brevetti da ogni accordo commerciale, visto che gli Stati Uniti e tutti i Paesi africani che aderiscono al Sacu sono membri del Wto, e in quanto tali hanno gia’ firmato gli accordi internazionali sulla tutela della proprieta’ intellettuale (i Trips)”. ”Il timore – spiegano le Ong – e’ che con la firma dell’accordo sul libero commercio tra Usa e Sacu la possibilita’ per i Paesi africani di procurarsi farmaci di qualita’ a prezzi accessibili risulti ulteriormente compromessa”. Le Ong ricordano che ”gli accordi di libero scambio bilaterali fin qui firmati dagli Usa hanno spesso imposto norme piu’ stringenti rispetto a quelle fissate dal Wto, impedendo di fatto ai Paesi in via di sviluppo di produrre o importare i farmaci essenziali. In altri casi gli accordi bilaterali hanno esteso senza adeguati motivi la durata dei brevetti”. L’Africa Sub-Sahariana, dove secondo l’organizzazione Unaids l’Hiv ha superato il 30%, e’ la regione del mondo piu’ colpita dal virus.


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