Famiglia

Wto: le ong presentano la loro agenda

Il documento di 97 organizzazioni non governative europee chiede il rispetto degli accordi presi e si oppone all'ampliamento delle competenze del vertice di Cancun

di Redazione

I ministri del Commercio dell’Unione Europea devono ritirare il loro sostegno ai nuovi temi alla prossima conferenza ministeriale del Wto a Cancun, devono ”smettere di impegnarsi in strategie per ingannevoli trade offs” e, in piu’, devono assicurare una pressione ”per il rispetto degli impegni precendentemente presi per ridurre il dumping sui sussidi”. Sono queste alcune delle richieste che un ‘cartello’ di 97 organizzazioni della societa’ civile europea ha sottoscritto e che sara’ portato ora all’attenzione dei ministri del commercio dell’Unione europea che s’incontreranno a Palermo il 6 luglio per discutere le loro posizioni negoziali in vista dell quinta conferenza ministeriale dell’Organizzazione mondiale del Commercio (World Trade Organizaztion-Wto) che si terra’ a Cancun a settembre. La conferenza dovra’ esprimersi sull’espansione dell’agenda del Wto per includere nuovi negoziati per un accordo multilaterale sugli investimenti, sulla politica sulla concorrenza, sulla trasparenza negli appalti pubblici e sulla facilitazione per il commercio. Temi che sono stati illustrati questa mattina, insieme alla campagna ”Questo mondo non e’ in vendita”, nel corso di una tavola rotonda alla quale hanno partecipato, tra gli altri, padre Alex Zanotelli della Rete Lilliput, Rosario Lembo del Cipsi e Antonio Tricarico, coordinatore della Campagna riforma banca mondiale. Le organizzazioni ai ministri del Commercio dell’Unione Europea chiederanno anche ”di sostenere l’agenda per rivedere e riformare radicalmente le regole esistenti sul commercio piuttosto che forzare l’avvio di un nuovo insieme di negoziati che la maggior parte dei paesi in via di sviluppo non vuole”. Per questo le Ong hanno rivolto un invito agli Stati membri dell’Ue per sollecitare la Commissione europea a ”valutare e arrestare” la spinta per un’agenda ampliata del Wto. ”Incoraggiamo i paesi membri dell’Ue – spiegano nel documento – a far sentire le loro preoccupazioni in merito all’attuale agenda negoziale europea che risponda maggiormente alle preoccupazioni in merito all’attuale posizione della Commissione europea sui nuovi temi ed a sostenere un’agenda negoziale europea che risponda maggiormente alle preoccupazioni dei cittadini dell’Unione ed alle richieste di riduzione della poverta’ e di sviluppo sostenibile”.


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