Volontariato aziendale
Solidarietà elettrica
Dal 2019, sono stati 1.700 i dipendenti Enel a prendere parte a progetti di volontariato nelle ore di lavoro (700 nel solo 2023). Complessivamente 13mila ore donate, per le comunità e i territori in cui l'azienda è inserita e opera. Coinvolte molte realtà sociali, da Elis a Fondazione Rava. Il ruolo di Enel Cuore, la onlus del gruppo
L’azienda non è più solo un luogo dove lavorare per portare a casa uno stipendio. È anche e soprattutto un contesto di crescita e relazione, in cui sperimentare sé stessi ed esprimersi appieno. È in questa direzione che si muove il volontariato aziendale, un progetto in cui l’impresa organizza la partecipazione attiva e concreta del proprio personale alla vita della comunità locale o a sostegno degli enti del Terzo settore durante l’orario di lavoro. Enel è tra le realtà che hanno particolarmente a cuore questo strumento: solo nell’anno in corso, oltre 700 dipendenti hanno preso parte a sette progetti, che hanno coinvolto 19 città tra il Nord e il Sud per 65 giornate di lavoro volontariato.
Dal 2019, 1.700 persone impegnate per 13mila ore
«Anche nel 2023 il nostro programma di volontariato aziendale ha riscosso grande entusiasmo e partecipazione, sia tra i nostri colleghi, sia tra le Associazioni che fanno parte della nostra rete di solidarietà», afferma Elisabetta Colacchia, responsabile people and organisation di Enel e consigliere di Enel Cuore. «Dal 2019 ad oggi sono stati coinvolti 1.700 colleghi e donate ben 13mila ore di volontariato: numeri che testimoniano non solo il successo dell’iniziativa, ma anche l’attenzione dell’azienda e dei colleghi alle persone più fragili. Le persone Enel mettono a disposizione se stesse, il proprio tempo e le proprie competenze per aiutare gli altri e di questo siamo molto orgogliosi».
Del resto, una grande azienda che abbia a cuore la sostenibilità non può voltare la testa di fronte a dati come quelli diffusi dal rapporto del 2023 della Caritas: la povertà, nel 2022, ha raggiunto i suoi massimi storici, con oltre 2,1 milioni di famiglie italiane in situazione di povertà assoluta. L’obiettivo del volontariato proposto da Enel è proprio contribuire attivamente, attraverso aziende dedicate, allo sviluppo del territorio e alla crescita sociale della comunità, generando cooperazione, legami di fiducia e sinergia. L’azienda, insomma, si cala nel contesto in cui opera per accrescerne il capitale sociale e creare valore condiviso.
Il volontariato aziendale non fa bene solo al territorio, ma anche all’impresa stessa e ai suoi dipendenti; favorisce, infatti, il senso di appartenenza, lo sviluppo del lavoro in team e la condivisione di esperienze e competenze tra colleghi, che riscoprono insieme il valore di mettere a disposizione il proprio tempo e le proprie capacità per la comunità in cui vivono e operano.
I progetti, da Elis a Fondazione Rava
Il volontariato aziendale, inserito nel piano di sostenibilità italiano a partire dal 2019, in linea con i principi dell’Agenda 2030 dell’Onu, si è visto imporre una battuta d’arresto dall’arrivo della pandemia da Covid-19. Ma non si è fermato. I dipendenti dell’azienda hanno continuato a impegnarsi a distanza, facendo soprattutto sostegno alla formazione. Alcuni, per esempio, assieme a Powercoders – progetto internazionale di accoglienza e supporto ai rifugiati – hanno contribuito a insegnare il coding a migranti e a ragazzi Neet (non impegnati, cioè, in attività di lavoro, educazione e formazione). Altri dipendenti di Enel hanno invece donato il proprio tempo all’iniziativa School4life, nata dalla collaborazione con l’ente di formazione Elis, attraverso il quale hanno raccontato sé stessi e il proprio mestiere a ragazzi a rischio di dispersione scolastica.
«Dallo scorso anno», prosegue Colacchia, «abbiamo anche ripreso l’attività di quattro importanti progetti tra Roma, Milano, Napoli e Palermo, insieme alla Caritas di Roma, la fondazione L’Albero della vita, fondazione Arché e associazione Quartieri tranquilli, con le quali si è consolidato un importante partenariato. Nel corso del 2023, grazie al nostro programma di volontariato, abbiamo raggiunto 19 città, con oltre 70 iniziative che hanno visto la partecipazione di oltre 700 volontari». Tra le tante inziative sostenute, ImpariAmo assieme a Milano, Genova, Perugia e Napoli e Di-battiamoci a Catanzaro: insieme alla fondazione Albero della vita, i dipendenti Enel hanno contribuito a contrastare il fenomeno dell’esclusione scolastica e della povertà educativa in contesti difficili e a promuovere la pratica del dibattito come attitudine positiva nei confronti della vita sociale.
Nell’ambito di Illuminiamo le nostre tavole, invece, in collaborazione con l’associazione Quartieri tranquilli sono state preparate e consegnate delle borse alimentari per famiglie in situazione di povertà o fragilità sostenute da fondazione Arché. L’iniziativa ha assicurato da dicembre 2022 a maggio 2023 la distribuzione di tre tonnellate di cibo, recapitate a domicilio grazie alle auto elettriche della flotta aziendale di Enel. Il 17 novembre, in occasione della Giornata mondiale dell’infanzia, i dipendenti dell’azienda hanno partecipato anche all’iniziativa “In farmacia per i bambini”, organizzata dalla fondazione Francesca Rava; una mattinata dedicata alla raccolta di medicine e farmaci essenziali per la cura dei più piccoli, che si è svolta in alcune farmacie di Roma e Milano. Enel ha partecipato anche a progetti di Legambiente, volti a rendere città e spazi comuni più sostenibili grazie alla cura e alla collaborazione di tutti i cittadini, e alle iniziative di Caritas a favore delle persone povere e svantaggiate, come il progetto Un pasto caldo alla mensa di Ostia Gabriele Castiglion.
«La novità di quest’anno è il coinvolgimento di Enel Cuore, la nostra onlus», conclude Colacchia, «che proprio in questi giorni celebra i suoi 20 anni di vita raggiungendo l’importante risultato di 950 progetti sostenuti e circa 120 milioni di euro erogati attraverso programmi di contrasto alla povertà materiale ed educativa, tutela della salute e degli anziani e percorsi di accompagnamento all’autonomia di persone in difficoltà».
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