Salute
Aids: Cina, India e Cambogia vicine alla catastrofe
A lanciare l'allarme, da Singapore, è il Center for Disease Control and Prevention americano
Se i loro governi non prenderanno al più presto provvedimenti, India, Cina e Cambogia rischiano la catastrofe umanitaria a causa dell’Aids.
È l’allarme lanciato il 3 luglio, a Singapore, da Julie Gerberding, presidente del Center for Disease, Control and Prevention americano.
Secondo Gerberding, «India, Cina e Cambogia dovrebbero prendere contromisure contro il virus dell’Hiv che in Africa esistono già da anni». La diffusione dell’Aids entro i loro confini è già allarmante.
In Cina, dove il governo stima esistono un 1 milione di infetti, secondo l’IOnu i malati di Aids saranno 10 milioni entro la fine del decennio. E le cose non vanno meglio in India, dove i sieropositivi già oggi superano i 4 milioni. Il tasso di diffusione dell’Aids in Cambogia? Il virus ha già contagiato il 2,6% della popolazione adulta.
17 centesimi al giorno sono troppi?
Poco più di un euro a settimana, un caffè al bar o forse meno. 60 euro l’anno per tutti i contenuti di VITA, gli articoli online senza pubblicità, i magazine, le newsletter, i podcast, le infografiche e i libri digitali. Ma soprattutto per aiutarci a raccontare il sociale con sempre maggiore forza e incisività.