Welfare

Verso le Giornate di Bertinoro. Mercato sociale sfida al plurale

Stefano Zamagni ha presentato la terza edizione della “Cernobbio del non profit”. A tema, la welfare society prossima ventura (di Maddalena Bonicelli).

di Redazione

Torna la ?Cernobbio del non profit?, per affrontare il tema del mercato di qualità sociale. Il tema scelto per la terza edizione, in programma il 26 e 27 settembre prossimi, dell?evento che analizza tendenze e prospettive dell?economia civile, lancia un chiaro messaggio: per il passaggio dal welfare state alla welfare society, il tema dei mercati dei servizi che si andranno a creare gioca un ruolo cruciale, definendo la cornice di nuovi ruoli e di nuovi rapporti, che riguardano la funzione dello Stato, i meccanismi di competizione tra soggetti erogatori, differenze e punti di incontro tra impresa sociale e impresa for profit, nuove modalità di incontro tra domanda e offerta di servizi, e quindi tra soggetti erogatori e cittadini. Per questo scenario in trasformazione, in cui si gioca un nuovo welfare e insieme ad esso nuove occasioni di partecipazione sociale e di ?fare economia?, Aiccon, l?associazione che promuove le Giornate di Bertinoro, pone la necessità di un confronto tra studiosi di diverse discipline (economia, diritto, sociologia), policy makers e operatori, per una riflessione che consenta di elaborare proposte concrete. Necessità sottolineata da Stefano Zamagni, presidente della Commissione scientifica di Aiccon, la cui relazione aprirà la terza edizione delle Giornate, in quanto continuazione ideale delle precedenti edizioni: infatti, dopo aver affrontato il tema dell?impresa sociale “si parlerà dell?ambiente nel quale l?impresa sociale deve vivere: ovvero il mercato sociale”. In particolare, afferma Zamagni, “il mercato di qualità sociale rappresenta la condizione essenziale per realizzare il modello di welfare society. Per l?esattezza un modello plurale di welfare society nel quale agli enti della società civile (le organizzazioni non profit) vengono riconosciute soggettività economica e responsabilità all?interno di una riallocazione dei poteri rispetto all?ente pubblico. Senza che questo significhi in alcun modo che l?ente pubblico abdicherà dai suoi poteri”, precisa Zamagni In quale modello di welfare, e di sussidiarietà stiamo entrando? Con quali meccanismi competitivi sul fronte dell?offerta di servizi? Con quali incentivi della domanda di tali servizi? Con quale livello di maturazione e di crescita da parte dei soggetti non profit? Sono due le prospettive scelte per fornire delle risposte a queste questioni che dimostrano come l?economia civile sia sempre meno residuale, e sia piuttosto una dimensione strategica per il futuro sviluppo del nostro Paese. La prima prospettiva è quella delle regole, nella competizione e negli incentivi dell?offerta, ma anche nella domanda, nella garanzia di equità di accesso nei settori portanti della sanità e assistenza, della cultura e dell?educazione, così come dell?ambiente. La seconda è quella dell?accountability dei soggetti non profit, aprendo un ambito di discussione che riguarda la necessità di porre le basi per una autonomia reale e non autoreferenziale dei soggetti non profit, che non può prescindere dalla maturazione di capacità di gestione efficienti e di rendicontazione trasparenti. Riflessioni che l?economia civile deve proporre dal suo interno nel momento in cui crescono le responsabilità assunte, e diviene necessario sviluppare meccanismi di garanzia, che siano intesi non come forme di controllo imposte dall?esterno, ma come condizioni essenziali di autonomia e libertà di agire, nella tutela dei valori e delle identità delle stesse organizzazioni della società civile Un programma, quello di questa terza edizione, che pone la complessità di esplorare i confini di uno scenario ancora in trasformazione, ma di cui sono già chiare le ricadute concrete, rispetto a nuove modalità di soddisfare i bisogni della nostra società, e che avrà un finale ancora più ambizioso, ampliando ulteriormente le prospettive e guardando all?orizzonte europeo, in cui il mercato sociale andrà a configurarsi, come alla prossima sfida e opportunità di crescita per l?economia civile. Maddalena Bonicelli


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