Autismo

Milano: apre Autelier, un negozio per l’inclusione

È stato inaugurato ieri in via dei Valtorta 30 a Milano un outlet di libri, accessori e moda dell'associazione Diesis, in cui lavoreranno otto persone nello spettro autistico, accompagnate da operatori e terapeuti

di Veronica Rossi

L'interno di un negozio, un bancone in legno in primo piano, poi degli scaffali e delle relle in cui sono esposti dei vestiti

Da ieri in via dei Valtorta 30 a Milano c’è una nuova boutique: si tratta dell’Autelier, un outlet shop che unisce moda, editoria e sostenibilità. All’interno del negozio, emanazione di Diesis, associazione di promozione sociale che dal 2010 si occupa di servizi per persone con disabilità, lavoreranno infatti giovani nello spettro dell’autismo, affiancati da operatori e terapeuti.

Trovare un lavoro per chi vive una disabilità non è facile. Solo il 31,3% delle persone disabili, infatti, riesce a inserirsi nel mondo del lavoro (18,1% nel caso di gravi limitazioni). È per questo motivo che i progetti che facciano vera inclusione – dando quindi la possibilità di avere un reale impiego – sono utili e preziosi.

«L’idea è nata tre anni fa, quando cercavamo un modo per inserire nel mondo del lavoro i ragazzi e le ragazze che seguiamo e che, purtroppo, in azienda non hanno trovato collocazione», racconta Paola Tecchiati, addetta al coordinamento e alla segreteria di Diesis. «Abbiamo preso spunto da PizzAut, un’esperienza di successo, e abbiamo deciso di creare anche noi un’attività. All’inizio avremmo dovuto formare un team di persone da proporre alle aziende che fanno abbigliamento per il lavoro durante le svendite di campionario, poi ci siamo innamorati di questa idea e ci siamo detti “Perché non facciamo invece uno spazio nostro?”. Così abbiamo cominciato questa attività, su cui abbiamo lavorato per due anni». A venire in aiuto all’associazione, alcuni enti importanti come la fondazione Cattolica e la fondazione Vismara, che hanno contribuito all’iniziativa con finanziamenti importanti, insieme a tutte le aziende che hanno fornito i prodotti e alle professionalità che sono scese in campo per un supporto tecnico.

L'esterno del negozio visto dalla strasa, due vetrine con scritto "Autelier"
L’esterno del negozio, foto fornita dall’ufficio stampa di Diesis

Delle persone che lavoro nell’outlet – dove si possono trovare principalmente libri, capi d’abbigliamento e accessori – saranno impegnati otto giovani,che lavoreranno a turni di due e si alterneranno ogni mezza giornata; insieme a loro ci sarà anche un educatore, che non li lascerà mai soli. Oltre ai commessi, verranno anche formati dei ragazzi per un inserimento successivo in altre realtà aziendali. Le persone in negozio hanno situazioni differenti, qualcuno è più indipendente, altri hanno bisogno di un maggiore accompagnamento.

«Il giorno dell’apertura è andato molto bene», continua Tecchiati, «non tanto per gli incassi, quanto perché anche i ragazzi che lavoravano sul campo per la prima volta dopo gli insegnamenti teorici, erano molto appassionati e attenti a quello che succedeva. Non hanno avuto momenti di sconforto e hanno lavorato con serietà fino all’ultimo. È importante per noi, perché vorremmo che si alzassero la mattina e venissero contenti sul posto di lavoro.

Al progetto hanno collaborato diversi partner, tra cui la fondazione Adecco per l’inserimento in azienda, la cooperativa sociale Bes per il supporto nei tirocini formativi, il dipartimento di ingegneria e architetture dell’università degli studi di Trieste, che ha contribuito allo studio e alla realizzazione di design, come architettura d’interni e arredi speciali, e tecnologie per realizzare un negozio con caratteristiche adatte al profilo sensoriale di persone nello spettro autistico.

L’Autelier sarà aperto il lunedì dalle 15:00 alle 19:00 e dal lunedì al sabato dalle 10:00 alle 19:00 con orario continuato.


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In apertura, foto fornita dall’ufficio stampa di Diesis

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