Sport sociale

Napoli, l’inclusione che porta “Dal tappeto alle stelle”

Grazie a un progetto realizzato in sinergia con la fondazione Ebbene e finanziato dalla fondazione Mazzola, si ampliano le attività della Casa di Quartiere Cristallini 73, voluto dalla fondazione di comunità San Gennaro, con un corso di arrampicata inclusivo che prevede 260 ore di arrampicata per almeno 30 bambini, anche disabili

di Redazione

Una ragazzina che si arrampica su una parete di arrampicata indoor, con prese colorate e muro bianco

Lo sport è un potentissimo strumento di inclusione, soprattutto per i più giovani, che permette di abbattere barriere e di imparare la collaborazione e la condivisione. E questo non vale solo per le attività più gettonate – come il calcio o il basket –, ma anche per quelle meno note, come l’arrampicata. Ed è proprio in questo ambito che è nata una nuova esperienza nel Rione Sanità di Napoli, con il progetto “Dal Tappeto alle Stelle. Percorsi di aggregazione sportiva per l’inclusione dei Giovani del Rione Sanità” che verrà presentato domani alle ore 15.30 presso la Casa di Quartiere Cristallini 73, già centro polifunzionale della III Municipalità di Napoli, alla presenza di Carlo Mazzola presidente di fondazione Mazzola, Elisa Furnari presidente di fondazione Èbbene, Pasquale Calemme presidente della fondazione di comunità San Gennaro e Fabio Greco presidente della III Municipalità del Comune di Napoli.

Il progetto, realizzato dalla sinergia con fondazione Ebbene e finanziato da fondazione Mazzola, incrementa gli interventi di rigenerazione degli spazi della Casa di Quartiere Cristallini 73, ex mendicicomio del Comune di Napoli, e ne amplia le attività con l’introduzione dei corsi di arrampicata che saranno tenuti da atleti esperti della realtà del Palaroccia. Il recupero di questi spazi e l’introduzione di nuove attività sportive, che hanno come obiettivo quello di creare opportunità per il territorio, aggiunge un tassello importante al più grande progetto della Casa di Quartiere Cristallini 73 fortemente voluto dalla fondazione di comunità San Gennaro Ente Filantropico.

Grazie all’intervento della fondazione Mazzola sarà restituito al territorio un luogo in cui i ragazzi potranno fare esperienze di vita positive e vivere momenti di condivisione comunitaria. Con 260 ore di arrampicata libera, il progetto coinvolgerà almeno 30 bambini e ragazzi dai 6 ai 14 anni, assicurando l’accessibilità anche per i minori con disabilità. Una disciplina affascinante e poco nota nel territorio campano, che mira a rafforzare l’autocontrollo e la gestione del proprio corpo nello spazio.

Volantino dell'iniziativa, in alto una fascia verde con scritto "Save the date" e la data, sotto i dettagli "Dal tappeto alle stelle" presentazioni di nuovi corsi di arrampicata

«“Dal tappeto alle stelle” rappresenta per la fondazione un investimento importante per ampliare l’offerta sportiva in un contesto dove lo sport, come spesso accade, diventa non solo opportunità di benessere fisico e cognitivo ma anche strumento per intercettare altri bisogni dei giovani, a volte celati o inespressi, e fornire una risposta adeguata», dichiara Carlo Mazzola, presidente di fondazione Mazzola. L’arrampicata inoltre è uno sport che presenta caratteristiche particolarmente favorevoli per lo sviluppo personale e sociale delle persone. Siamo felici di favorirne la diffusione in un territorio in cui questo potenziale è ancora largamente inespresso».

La Casa di Quartiere Cristallini 73 nasce come spazio di Comunità promotore di nuove esperienze e opportunità, un luogo in cui i processi di cambiamento nascono dal basso per poi concretizzarsi facendo rete e aprendosi alla interconnessione dei servizi e delle proposte educative. Un invito a superare le sfide insieme, creando un ambiente in cui la crescita è una responsabilità condivisa.

«La fondazione di comunità San Gennaro EF, è da sempre impegnata nell’utilizzare lo sport come catalizzatore per il cambiamento positivo nella nostra Comunità», dichiara Pasquale Calemme, presidente della fondazione. «Ringraziamo il sostegno e la collaborazione di importanti partner con cui condividiamo gli stessi valori di partecipazione, costruzione di legami e crescita, dove lo sport è uno degli alleati principali nella costruzione di un futuro più inclusivo e responsabile».

«Siamo convinti che Casa di Quartiere dei Cristallini sarà un nuovo luogo di prossimità in cui accompagnare chi è più fragile con attività di contrasto alle povertà educative che, anche attraverso lo sport inclusivo e accessibile, possono determinare un cambiamento di prospettiva nella vita dei tanti bambini che lo animeranno e delle loro famiglie», conclude Elisa Furnari, presidente della fondazione Ebbene partner del progetto.

Foto in apertura da Pixabay


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