Mondo

Laos, 15 anni di carcere per tre giornalisti

Un belga, un francese e l'interprete statunitense stavano realizzando un reportage sulla guerriglia anticomunista

di Stefano Arduini

Il giornalista belga Thierry Falise e il collega francese Vincent Renaud, insieme al loro interprete statunitense, Karl Mua, di origine Hmong, sono stati condannati a 15 anni di carcare. I tre, arrestati lo scorso 4 giugno a Xieng Khuang, nel Laos, mentre realizzavano un reportage sulla guerriglia anticomunista, sono accusati di complicita’ nell’assassinio di una guardia giurata nel villaggio di Ben Khai, in un attacco dei ribelli Hmong. Falise, corrispondente del settimanale parigino l’Express, e il cameramen Renaud, entrambi residenti a Bangkok, sono stati giudicati colpevoli di ostruzione alla giustizia, possesso di un’arma e di un detonatore per esplosivo. Il tribunale ha condannato a quindici anni di prigione anche tre membri della tribu’ Hmong che si trovavano insieme ai giornalisti. Diverse organizzazioni internazionali per la difesa dei diritti umani hanno chiesto alle autorita’ del Laos il rilascio dei reporter, mentre l’Unione Europea aveva annunciato che le sue relazioni con il Laos saranno compromesse qualora ai giornalisti non fosse stato garantito il diritto a una difesa giusta nel corso del processo.


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