Volontariato

Fish su legge Biagi: discrimina il diritto al lavoro dei disabili

Preoccupazione nel mondo delle associazioni del settore.

di Benedetta Verrini

Preoccupazione nel mondo delle associazioni del settore disabili per i risvolti attuativi della cosiddetta Legge Biagi. In particolare, la Fish – Federazione italiana per il superamento dell?handicap e le organizzazioni aderenti si dicono “preoccupate e contrariate” dagli effetti dell?art. 14 del decreto delegato (presentato lo scorso 6 giugno) della legge 30/2003. “Si ripropone l?indirizzo di garantire il diritto al lavoro delle persone con disabilità solo nelle cooperative sociali”, dice Vittorio Barbieri, presidente Fish, “a detrimento della normativa approvata dal parlamento (68/99), dalla direttiva Ue sulla non discriminazione nell?impiego (78/2000) e degli impegni assunti dal governo alla Conferenza nazionale sulle politiche della disabilità tenutasi a Bari”. “Ciò che sottende questo provvedimento è una cultura basata sull?esclusione sociale dovuta allo stigma di improduttività delle persone con disabilità”, dice Barbieri. Per questo la Fish ha chiesto la revisione dell?articolo 14: “La cooperazione sociale è un?importante risorsa”, conclude Barbieri, “ma la libera scelta di lavorare nelle imprese sociali attiene al singolo cittadino, con disabilità e non”.


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