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Nuovo stop a cibi ogm per neonati

Obbligatoria l'indicazione in etichetta di tracce di Ogm anche al di sotto dell'1% nel cibo per lattanti

di Paolo Manzo

Vittoria dell’Intesa dei consumatori sul fronte Ogm e alimenti per bebe’. Il Consiglio di Stato – IV sez. presidente Riccio, est. Barbagallo – ha respinto il ricorso del ministero della Salute e dei produttori di cibi per bambini contro la sentenza n. 4235 del 14/5/2002 del Tar Lazio, che impone l’indicazione in etichetta di tracce di Ogm anche al di sotto dell’1% nel cibo per lattanti. Ne da’ notizia in una nota il Codacons. ”Il ministero, nel suo appello – scrive il Codacons – sosteneva: ‘Si verificherebbero conseguenze rilevanti sull’attivita’ di tutte le imprese europee del settore che dovrebbero affrontare costi aggiuntivi per i controlli supplementari dei loro prodotti e per l’adeguamento delle relative etichette, appare opportuno che per tutta la durata del procedimento davanti alla Corte di Giustizia nessuna impresa europea e, in particolare, nessuna impresa italiana debba essere costretta ad affrontare i costi di cui sopra, prima della pronuncia della Corte di giustizia”’. Ma il Consiglio di Stato ha rigettato il ricorso, ”condannando il ministero anche a pagare le spese di giudizio” e accogliendo le tesi dell’Intesa dei consumatori, che aveva proposto ricorso e vinto in primo grado con l’assistenza degli avvocati Carlo Rienzi e Francesco Acerboni, e si batteva per la tutela della salute dei consumatori. L’Intesa si e’ inoltre rivolta al Procuratore della Repubblica di Torino Guariniello, che ha aperto un’inchiesta sugli Ogm, chiedendo il sequestro dagli scaffali di tutti i prodotti per lattanti la cui etichetta non fornisca indicazioni sulla presenza di Ogm.


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