Cultura

Medicina: prende piede la “dermatologia biologica”

Per la psoriasi, ad esempio, le terapie biologiche hanno provocato regressione in oltre il 90% nei casi di psoriasi cutanea e del 70% per la psoriasi artropatica

di Gabriella Meroni

Sono sorprendenti i risultati degli studi sulle nuove terapie biologiche applicate anche in dermatologia. Un risultato importante se si considera che sono 2.500.000 in Italia le persone affette da psoriasi. Il successo di queste nuove terapie risiede nella loro eccezionale selettività d?azione che consentirebbe di ottenere, nella maggior parte delle indicazioni, una notevole efficacia terapeutica in tempi brevi e la riduzione degli effetti collaterali. La Psoriasi è una malattia genetica cronica che si trasmette per via ereditaria, è caratterizzata dalla presenza di placche rosse, ricoperte parzialmente da squame argentate che si manifestano prevalentemente sui gomiti, ginocchia, cuoio capelluto, le superfici degli arti, unghie, regione lombosacrale, palmi delle mani e piante dei piedi. Oltre alla pelle può coinvolgere anche le articolazioni, generando la psoriasi artropatica. ?Si tratta di una vera rivoluzione – ha dichiarato il Prof. Sergio Chimenti, Presidente del Congresso e Direttore della dalla Clinica Dermatologica dell?Università di Torvergata ? La psoriasi è quasi sempre accompagnata da forme di artrite; con queste terapie, la patologia regredisce consentendo ai pazienti di recuperare molte delle attività quotidiane che non erano più in grado di svolgere?. Lo studio, realizzato dalla Clinica Dermatologica dell?Università di Torvergata su pazienti con psoriasi volgare grave e artropatica, riguarda le molecole Infliximab, Etanercept, Alefacept e Efalizumab ed è stato presentato in occasione del 78° Congresso Nazionale della SIDEV (Società Italiana di Dermatologia e Venereologia) inaugurato oggi a Roma alla presenza dei Premi Nobel Rita Levi Montalcini e K.B.Mullis e dell’Assessore alla Sanità per la Regione Lazio Marco Verzaschi. L’attenzione è stata posta anche sulla qualità di vita del paziente, con un?indagine realizzata dall?A.DI.PSO (Associazione per la Difesa dei Pazienti Psoriasici) in collaborazione con l?EUROPSO (European Psoriasis Association) su 50.000 malati. 0″La psoriasi è una malattia invalidante che viene spesso sottovalutata ? ha sottolineato Mara Maccarone, Presidente A.DI.PSO – molti trattano con superficialità il paziente e non tengono conto delle immense difficoltà che giornalmente deve affrontare”. Secondo l?indagine le maggiori difficoltà per un malato di psoriasi sono: scelta del vestiario (56%), necessità di frequenti lavaggi e di cambiarsi i vestiti (45%), attività sportive (38%), sonno (34%), lavoro/scuola (27%), relazioni sessuali (27%).


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