Famiglia
Urbani: per arte italiana serve 1% del Pil
Il ministro promette il raggiungimento di queta soglia di finanziamenti entro 8 anni
Per un’adeguata tutela e valorizzazione dei beni artistici e culturali ”l’Italia deve arrivare nell’arco di 7-8 anni a spendere lo 0,50% del Pil in termini di trasferimenti pubblici per arrivare all’1% unendo i trasferimenti di risorse private”.
La stima e’ stata fatta dal ministro per i Beni e le Attivita’ Culturali Giuliano Urbani durante la presentazione di una ricerca Doxa sugli ”italiani ed il loro patrimonio culturale”, presentata stamattina a Roma. ”L’Italia – ha spiegato il ministro – spende per i beni archeologici e culturali una cifra ridicolmente, pericolosamente bassa, pari allo 0,17% del Pil. Chi ha meno di noi in termini di beni culturali, spende piu’ di noi”. Commentato i dati del sondaggio Doxa, che sottolinea l’attenzione degli italiani verso le bellezze artistiche del Bel Paese, Urbani ha commentato che ”sapere che cresce l’attenzione del pubblico spinge a legittimare l’esigenza di destinare di piu’ a questo settore”. ”La crescita della domanda – ha concluso Urbani – e’ la pre-condizione indispensabile per fare di piu’ dal punto di vista dei finanziamenti”.
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