Non profit

Donazioni. Il Summit della solidarietà studia il modello inglese

Secondo una ricerca per ogni 100 lire investite nel Terzo Settore 145 ritornano alla comunità sotto forma di servizi utili

di Redazione

Sembra una provocazione, in realtà è il messaggio che emerge dai risultati di una ricerca sul valore aggiunto prodotto dal non profit condotta dal Caf, The Charity aid foundation, la potente e riconosciuta Associazione del Terzo Settore che dal 1929 opera in Gran Bretagna. Secondo questa ricerca un investimento di 100 lire nel Terzo Settore ritorna alla comunità sotto forma di servizi utili per un valore di 145. Il sistema legale in materia di detassazione delle donazioni al non profit è più avanzato di quello italiano: da molto tempo in Inghilterra come in gran parte dei Paesi europei, in particolare dopo il superamento del vecchio concetto di Stato Assistenziale, lo Stato ha delegato l?onere di molti servizi, necessari alla comunità, al Terzo settore. Un percorso questo che favorisce e incentiva la raccolta delle donazioni e che è basato su leggi che consentono agli Enti non profit di agire in modo efficace e libero. Libertà, trasparenza, risorse sono quindi i punti focali di una vera e propria rivoluzione che vede il Terzo settore impegnato a rappresentare accanto allo Stato ed ai privati uno dei pilastri sui quali si fonda la società. In Italia, stretti tra vecchie nostalgie stataliste da un lato e in mancanza di regole e di organi di controllo dall?altro, il Terzo Settore annaspa.Nell’ultima legislatura qualche spiraglio è stato aperto come nel caso di beni artistici e della ricerca scientifica, ma sempre in un contesto in cui è lo Stato a decidere per chi e quanto.
Il Summit della Solidarietà tra i suoi scopi ha quello di contribuire a diffondere una nuova cultura del non profit e per questo, oltre al lavoro sul campo dei propri associati, si è fatto promotore di un appuntamento come quello del 30 marzo a Milano al Centro congressi Cariplo. L?obiettivo è quello di proporre, attraverso la testimonianza di personalità eminenti quali Ralph Dahrendorf e Richard Fries, un modello che se fosse applicato a noi contribuirebbe a unire l?Italia non solo all?Europa della moneta, ma anche a quella della Solidarietà.

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