Famiglia
Summit del Cio Santa alleanza contro il doping
Il Comitato olimpico prepara la sua strategia. LItalia guarda allEuropa e tenta di recuperare il tempo perso
di Redazione
Lo sport dichiara guerra al doping. Il Cio, il Comitato olimpico internazionale, ha promosso un Convegno internazionale che si terrà a Roma il 14 e il 15 maggio al Foro italico, nella sede del Coni. In quella occasione Mario Pescante, presidente del Comitato olimpico nazionale italiano, esporrà la strategia in materia di lotta al doping, e conosceremo se anche il massimo ente sportivo italiano si sveglierà dal suo lungo sonno, oppure proseguirà a pisolare tranquillamente, com?è accaduto fin questi anni.
Anche il Parlamento si appresta a legiferare in materia di lotta al doping e la tutela sanitaria delle attività sportive. L?elemento rilevante del testo di legge che la commissione Sanità sta ultimando, è dato da quattro articoli che prevedono la perseguibilità penale per coloro che prescrivono sostanze doping o ne fanno volutamente uso.
Ma come mai, improvvisamente, tutta questa mobilitazione contro il doping sportivo? Forse una spinta all?iniziativa è venuta dall?incontro avvenuto a Parigi tra Walter Veltroni e il ministro dello sport francese Mareie Goerge Buffet. Una delegazione autorevole, quella italiana, che comprendeva anche il presidente del Coni Mario Pescante, il presidente della Lega calcuio Franco Carraro e il responsabile dello sport a palazzo Chigi Massimo Valiutti. Il tema dell?incontro è stato quello di trovare un?intesa internazionale per rendere uniformi procedure e sanzioni. E i francesi sono molto più avanti di noi su tali argomenti. Pa. Co.
Droghe in gara
Classe di % di utilizzo dei farmaci
farmaci dopanti a scopo di doping
Frequente Occasionale
Anfetamine 11% 27%
Steroidi anabolizzanti 16% 26%
Beta-bloccanti 2% 6 %
Autoemotrasfusione 7% 25%
17 centesimi al giorno sono troppi?
Poco più di un euro a settimana, un caffè al bar o forse meno. 60 euro l’anno per tutti i contenuti di VITA, gli articoli online senza pubblicità, i magazine, le newsletter, i podcast, le infografiche e i libri digitali. Ma soprattutto per aiutarci a raccontare il sociale con sempre maggiore forza e incisività.