Migranti e Politica
Accoglienza diffusa, apertura del Viminale
Sono circa 12.600 i posti del Sistema accoglienza integrazione-Sai per i quali oltre 200 Comuni hanno presentato domanda di prosecuzione e sono ancora in attesa di una risposta. Nell'incontro con Matteo Biffoni, delegato immigrazione dell'Anci, la neo-capo dipartimento per le libertà civili e l’immigrazione del Viminale, prefetta Laura Lega, è apparsa possibilista sulle richieste di prosecuzione dei progetti
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Qualcosa si muove, per l’accoglienza diffusa in Italia. Finalmente il Ministero dell’interno ha fatto un primo passo.
Nell’incontro con Matteo Biffoni, delegato immigrazione della Associazione nazionale comuni italiani-Anci, la neo-capo dipartimento per le libertà civili e l’immigrazione del Viminale, prefetta Laura Lega, è apparsa possibilista sulle richieste di prosecuzione dei progetti del Sistema accoglienza integrazione-Sai in scadenza il 31 dicembre 2023 per i quali 200 comuni italiani attendono una risposta.
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Durante l’incontro, Biffoni ha rappresentato le due urgenze irrinviabili segnalate dalla Commissione immigrazione e politiche per l’integrazione di Anci, composta da sindaci e amministratori di diverse parti d’Italia e con differenti sensibilità politiche: la questione dell’accoglienza dei Minori stranieri non accompagnati-Msna e il finanziamento della prosecuzione dei progetti Sai in scadenza a fine anno (ne abbiamo parlato anche qui).
«Il confronto con la prefetta Laura Lega, è stato caratterizzato da spirito di collaborazione e concretezza. L’approccio ci è apparso positivo», ha dichiarato Biffoni a conclusione dell’incontro.
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La prefetta Lega ha assicurato che a brevissimo saranno messi a punto gli adempimenti amministrativi necessari a consentire la prosecuzione delle attività di accoglienza dei progetti in scadenza al 31 dicembre, intanto garantendo agli enti locali una copertura economica delle attività e dei servizi per i primi mesi dell’anno 2024.
Successivamente si procederà con le modalità di prosecuzione e ammissione al finanziamento secondo le procedure ordinarie.
Anci e Viminale hanno infine convenuto sulla necessità di consolidare la rete dei progetti Sai, superando progressivamente la logica progettuale a favore di percorsi di stabilizzazione, mettendo in campo strumenti che incentivino i Comuni ad aderire al sistema pubblico di accoglienza.
foto copertina concessa a VITA dal progetto Sai del Comune di San Salvatore di Fitalia (Me)