Territori
La cultura? Volano per costruire economie sociali
A Fano in un evento targato Legacoop le cooperative della cultura e del turismo si candidano a diventare un asset decisivo di sviluppo locale in una logica di partenariato pubblico-privato
di Redazione
La cultura è un asset capace di sviluppare economia e comunità. Le cooperative della cultura e del turismo sono già protagoniste della creazione di azioni innovative e della gestione di servizi che alimentano la vitalità dei territori e delle aree interne. Si candidano ad ampliare questo ruolo attraverso lo strumento del partenariato pubblico-privato di cui si è parlato nella due giorni di “Coopevolution! Da Culture4coop a Coop4PesaroCapitaledellaCultura”, evento organizzato da CulTurMedia e Legacoop Marche alla Rocca Malatestiana di Fano per confrontarsi sulle potenzialità di sviluppo e di crescita sociale ed economica legate al settore della cultura e a Pesaro Capitale della Cultura 2024,
“La cultura è un asset di sviluppo del territorio – ha detto il presidente di Legacoop Nazionale, Simone Gamberini -. C’è una grande capacità della cooperazione di progettare e gestire gli spazi culturali e turistici con una visione centrata sulle comunità e sull’occupazione. Una capacità per la quale le cooperative si candidano ad essere fra i protagonisti del Paese anche nel contesto delle opportunità legate alle Capitali della Cultura”.
Per il presidente di Legacoop Marche, Gianfranco Alleruzzo, “la cooperazione, che nasce per sua natura come risposta a diverse necessità ed urgenze, come il bisogno di lavoro o di una casa, ha un’intrinseca capacità di affrontare le crisi come quelle che stiamo vivendo, sia sociali sia economiche. Come cooperatori abbiamo la responsabilità di un’impresa, senza averne la proprietà, e del lavoro di tutte le persone occupate. Un progetto che è prima culturale che economico, che offre una risposta collettiva e che, in un contesto come quello attuale, appare come rivoluzionaria. La sfida è utilizzare la cultura come mezzo di innovazione e crescita delle cooperative di tutti i settori“.
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In questo progetto, per creare una visione futura di crescita, ha sottolineato la presidente di CulTurMedia Legacoop, Giovanna Barni, “sosteniamo il partenariato speciale pubblico-privato. È un’opportunità per immaginare insieme quali risposte dare ai bisogni dei territori, disegnare e programmare in maniera condivisa quali possono essere i servizi di cultura e turismo per le comunità stesse e per attirare persone alla scoperta dei luoghi”.
Fra le voci del confronto e di approfondimento su progetti e buone pratiche culturali culturali e turistiche, moderato da Mario Rosati, responsabile CulTurMedia Legacoop Marche, quella del sindaco di Pesaro, Matteo Ricci, che ha confermato il valore strategico di Pesaro Capitale della Cultura 2024, “un progetto partito dieci anni fa per trasformare l’economia della città aprendo alle opportunità culturali e turistiche“. Un’azione che non si ferma a Pesaro ma che coinvolge tutta la provincia, con la partecipazione di tutti i Comuni, protagonisti ognuno di una settimana del programma annuale, come quello di Fano, testimoniato dalla presenza all’iniziativa del sindaco, Massimo Seri.
Anche il commissario Straordinario alla Ricostruzione sisma 2016, Guido Castelli, ha parlato della opportunità, dopo la ricostruzione, di lavorare insieme, pubblico e privato, e sperimentare nuovi progetti per favorire la permanenza nelle aree interne delle persone cercando di mitigare gli effetti dell’abbandono demografico dell’Appennino. Realtà uniche queste, che sono state anche raccontate da Emilio Casalini nella serata “Cooperazione in scena!” in cui sono stati proiettati estratti della trasmissione di Rai 3 “Generazione Bellezza”, da lui condotta, e di video tutorial prodotti da Il Gigante per CoopCulture.
IIn foto: Simone Gamberini e Gianfranco Alleruzzo (credit Legacoop)
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