Welfare

Iran: gravissimi scontri tra studenti e polizia

E' proseguita nella notte la protesta che infiamma nella capitale e in altri centri tra gli universitari e le forze governative. La protesta è diretta contro il regime

di Benedetta Verrini

Nuove manifestazioni di protesta, che hanno provocato alcuni feriti e decine di arresti, si sono svolte la scorsa notte a Teheran, nella citta’ santa sciita di Mashhad, nell’est dell’Iran, e a Karaj, una trentina di chilometri a ovest della capitale. Gli incidenti piu’ gravi, secondo l’agenzia degli studenti Isna, sono avvenuti a Karaj, dove circa 1.500 studenti della locale facolta’ di Pedagogia si sono radunati nel loro dormitorio gridando slogan quali ‘Morte alla tirannia’. Molti miliziani di gruppi islamici che si trovavano all’esterno hanno lanciato pietre, ferendo alcuni studenti. Alcuni scontri sono avvenuti anche all’esterno, dove la polizia ha arrestato alcune persone. Raduni di alcune centinaia di studenti si sono avuti anche in diversi dormitori universitari di Teheran, per protestare contro un assalto compiuto nelle prime ore di sabato da centinaia di miliziani islamici contro tre di questi edifici che ha portato al ferimento di decine di giovani, di cui alcuni versano in condizioni gravi. I membri dei gruppi integralisti hanno lasciato dietro di se’ locali devastati e pareti imbrattate di sangue. Il vice rettore dell’Universita’ Allameh Tabatabai, dove sono avvenute le violenze piu’ gravi, ha smentito una notizia che era circolata sulla morte di uno degli studenti, aggiungendo tuttavia che il giovane rimane in condizioni gravissime dopo aver subito un intervento chirurgico. Gli studenti hanno gridato slogan quali ‘Polizia, vergogna’, e ‘Studente di Shiraz, seguiremo la tua strada’, riferendosi ad un giovane rimasto ucciso nei giorni scorsi durante gli scontri nella citta’ del sud del Paese. I raduni nei vari dormitori sono tuttavia terminati piu’ presto rispetto alle cinque notti precedenti, mentre polizia e miliziani islamici controllavano le strade adiacenti. Il capo della polizia, generale Qalibaf, ha detto che una trentina di persone, da lui definite ”teppisti”, sono state arrestate nelle vicinanze del Parco Laleh. A Mashhad, infine, raduni sono stati segnalati ieri sera in diverse aree della citta’, tra cui l’Universita’ Ferdowsi, la Via Rahnamei e il Viale Sajjad.


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