Terzo settore & attivismo civico
Bari, la comunità in cammino per una società educante
Dall’1 al 3 dicembre torna a Bari il meeting del volontariato promosso dal Csv San Nicola. La manifestazione sarà animata da incontri, eventi e dialoghi che hanno al centro del dibattio il tema dell’educazione e la necessità di sostenere la rete di tutti gli attori della comunità educante
Per tre giorni la città di Bari ed i territori limitrofi si fermano per riflettere sul tema dell’educazione, perché «è sempre più necessario l’incontro fra chi educa e chi viene educato per vivere una vita responsabile e libera. Siamo, in fondo, la somma di tutto ciò che abbiamo vissuto ed incontrato. Del resto, durante gli incontri che nel corso dell’anno abbiamo tenuto con volontari, associazioni, istituzioni, scuole, è emersa l’importanza dell’educazione. Ed i recenti fatti di cronaca legati al tema della violenza hanno confermato questa sensazione: abbiamo bisogno di capire cosa vuol dire stare in una relazione in cui due persone si mettono sulla stessa lunghezza d’onda e lo faremo con dialoghi in cui metteremo a fuoco esperienze quotidiane». Rosa Franco è la presidente del Centro di Servizio al Volontariato San Nicola, che dall’1 al 3 dicembre organizza a Bari la XV edizione del meeting del volontariato, chiamando a raccolta persone che operano nel mondo del terzo settore e la cittadinanza per affrontare il tema scelto per questo appuntamento: “Meta. In cammino per una società educante”.
All’interno dello Spazio Murat e sulla Muraglia, quindi, professionisti ed esperti provenienti da tutta l’Italia si soffermeranno a parlare, a raccontare, a condividere esperienze concrete sull’educazione. «L’educazione rappresenta il livello di emancipazione e di crescita di ciascuno individuo. Abbiamo bisogno della comunità educante, che deve essere formata da famiglia, scuola, associazioni, istituzioni, dal vicino di casa, da chiunque. Quanto sta accadendo nelle nostre società» prosegue Franco «ci aiuta a riflettere sul fatto che abbiamo bisogno di essere educati. E’ un percorso necessario per far uscire il valore della persona, con tutte le sue potenzialità».
Ma non sempre i soggetti che fanno parte della comunità educante riescono a dialogare fra loro, scaricando in molti casi le responsabilità dei processi educativi gli uni con gli altri. «Famiglie che non seguono più i ragazzi perché pensano che debba farlo la scuola, insegnanti che vivono in un clima di ritirata, di rassegnazione perché i genitori alzano la voce anche per un brutto voto messo ai loro figli e così via. Probabilmente» evidenzia Franco «nei nostri giovani manca un punto affettivo stabile, che attira i ragazzi. Una mancanza che non colmano nei vari luoghi che frequentano, dalla famiglia alla scuola, passando anche per il volontariato. Per questo il termine meta nel titolo dell’edizione di quest’anno viene inteso nella sua accezione più comune di scopo ma anche di trasformazione». A sostenere i passi del Csv San Nicola di Bari ci sono diversi partner, coinvolti in modo diverso nel territorio con progetti o iniziative che mettono al centro la persona. Tra questi, Università degli Studi di Bari, Forum del Terzo Settore, CSVnet, Fondazione Vincenzo Casillo e Comune.
Quanto sta accadendo nelle nostre società ci aiuta a riflettere sul fatto che abbiamo bisogno di essere educati. E’ un percorso necessario per far uscire il valore della persona, con tutte le sue potenzialità
— Rosa Franco
«In un momento storico come questo, impregnato di violenza, conflitti, isolamento e rabbia, diventa necessario e urgente rimettere al centro le persone, le relazioni, l’ascolto e la comunità intera in un’ottica di comunità educante» aggiunge Francesca Bottalico, assessora comunale al Welfare. Il programma del meeting del volontariato, dunque, è fitto di appuntamenti, incontri, dialoghi. Non solo. Anche quest’anno saranno presenti oltre 80 associazioni che occuperanno le casette bianche del volontariato allestite su via Venezia per raccontarsi e presentare la propria attività rivolta alla cura del prossimo. Un’occasione, quindi, per conoscere anche lo stato di salute su questa fetta di comunità.
«Il nostro Centro è al servizio di circa 1700 enti del terzo settore, tenendo presente che oltre al capoluogo pugliese siamo presenti in 17 comuni. Cerchiamo di essere sempre più vicini alle esigenze degli iscritti, che spaziano da attività di consulenza per le nuove associazioni alla promozione di eventi, dall’accompagnamento per l’iscrizione al Runts alla progettazione per rispondere ai bandi». Se settori come assistenza a minori, anziani, persone con disabilità e protezione civile restano sempre un segmento importante del mondo del terzo settore barese, «negli ultimi tempi abbiamo registrato un aumento significativo delle realtà impegnate nei settori della cultura e dell’ambiente» conclude Franco.
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