Cultura

Sensori e radar Altro che rotelle

Si guida con la voce o un cenno della testa e a bordo c’è un computer che riconosce la strada. È la sedia hi-tech per disabili, firmata Ilitec. Un centro dove il futuro è già realtà

di Federico Cella

Si guiderà con un semplice comando della voce o un cenno della testa, avrà un computer di bordo capace di riconoscere la strada, un motore elettrico, sensori e microchip per evitare le mille trappole della città. È la sedia a rotelle del futuro, una carrozzina hi-tech, maneggevole e intelligente, pensata per abbattere le mille barriere della disabilità, e realizzare, nei fatti, quel tanto sbandierato diritto all?autonomia e alla mobilità dei cittadini. Il progetto, perché di questo ancora si tratta, è firmato da Ilitec (la sigla sta per Indipendent Life Technology), un Centro studi che ha sede presso la facoltà di ingegneria dell?Università La Sapienza di Roma, è destinato a rivoluzionare il campo degli ausili per persone affette da handicap, un settore questo ancora troppo dimenticato dalla ricerca tecnologica e dalla produzione industriale. Certo, rispetto agli anni scorsi, molto è stato fatto, tuttavia anche questi passi avanti, non sono certo sufficienti per sopperire alle molte difficoltà oggettive che possono avere alcuni disabili. L?impossibilità, per esempio, di usufruire degli abituali sistemi di guida (a causa di tremori o paralisi), la manovrabilità che non sempre è del tutto sufficiente (avendo a che fare con porte e ascensori poco ?corretti?), i pericoli sempre in agguato (manovre pericolose nel traffico cittadino o, per esempio, movimenti accidentali in prossimità di scale). Da qui nasce il progetto Ilitec, una nuova concezione di sedia a rotelle, sempre motorizzata, ma anche robottizzata. Questo nuovo ausilio dovrebbe nascere da una naturale trasformazione delle tradizionali sedie a motore, tanto per iniziare puntando su una produzione che non sia più artigianale, come accade oggi, diminuendo così sensibilmente i costi per il cliente. La nuova sedia, ancora in fase di progettazione, sarà dotata di innovativi sistemi di guida alternativi, progettati per essere accessibili a un sempre maggior numero di utenti: con comandi di movimento a riconoscimento vocale, oppure tramite impulsi dati dal semplice movimento della testa. Un passo avanti che verrebbe integrato fornendo l?ausilio in questione anche di un set di sensori elettronici che, oltre a inviare appositi segnali per il bloccaggio delle ruote in caso di movimenti pericolosi o involontari del mezzo, permetterebbe al computer ?di bordo? di immagazzinare i dati sufficienti per creare una sorta di mappa dei luoghi più abituali. In questo modo, la sedia a rotelle avrà una sorta di radar collegato a un database delle ?mappe? dei luoghi frequentati, e sarà quindi in grado di avvertire la presenza di ostacoli o le variazioni nell?ambiente, magari non notate dal pilota. Sempre in fase di sviluppo per questa sedia a rotelle c?è anche una nuova concezione di motore, che sostanzialmente permetterebbe l?abbassamento della velocità minima, aumentando così le possibilità di manovra. Quello della sedia a rotelle a ?guida ragionata? è solo uno dei molti progetti sviluppati e raccolti da Ilitec. La filosofia di lavoro degli ingegneri di Ilitec – coordinati dall?ingegner Marco Bozzetti, un disabile le cui abilità sono molto più evidenti – è sintetizzabile in un concetto: se la disabilità è una limitazione funzionale di un individuo causata da una deficienza fisica, mentale o sensoriale, l?handicap è, invece, una limitazione imposta dalle barriere fisiche e sociali. È dunque compito e responsabilità della società civile non permettere che la disabilità possa diventare una vera e propria discriminazione per il soggetto disabile. Non vedenti a scuola di computer Fatevi avanti, c?è posto. All?Istituto dei ciechi di Milano è stata ristrutturata la sala computer, per offrire posti in più a tutti i non vedenti che vogliono specializzarsi nell?uso dei Pc. Per inserirsi nel mondo del lavoro non solo come telefonisti, ma con una qualifica in più. Da tempo questi corsi venivano organizzati dall?Istituto dei ciechi, ma ora sono sedici le persone che possono contemporaneamente lavorare su Pc o su Macintosh. In questa maniera i corsi saranno più qualificanti e daranno la possibilità a molti più utenti di fare esperienza sulla tastiera, di fare conoscenza di alcuni programmi, fino a un utilizzo più approfondito dei più importanti linguaggi di programmazione. Si tratta di corsi informatici di gruppo o individuali. Nel primo caso sono una propedeutica introduzione generale all?uso dei programmi di videoscrittura: conoscere la tastiera non è facile quando non si vedono né i tasti né il monitor. Nel secondo caso, invece, gli obiettivi sono stabiliti di comune accordo con l?utente: si va dall?uso di qualche programma più sofisticato, fino alla programmazione vera e propria. Generalmente i corsi sono organizzati in tre tranche da venticinque ora ciascuna. Salvo poi, approfondire ulteriormente gli argomenti trattati. Insomma, ce n?è davvero per tutti i gusti. È sufficiente rivolgersi all?Istituto dei ciechi di Milano, in via Vivaio 7, 20122, oppure telefonare allo 02/772261.


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