Volontariato

Infortuni sul lavoro: 1325 morti nel 2000

In aumento anche il nuemro dei feriti, oltre un milione nel 2000

di Redazione

E’ una strage silenziosa che ogni giorno miete vittime, dal nord al sud. Sono gli infortuni mortali sul posto di lavoro. Soltanto nel 2000, hanno perso la vita 1.325 lavoratori in tutta Italia, 82 nel gennaio del 2001. I dati sono stati resi noti dall’Inail, Istituto di previdenza per gli infortuni sul lavoro, a margine della conferenza internazionale sugli istituti di previdenza sociale che si sta svolgendo a Taormina (Messina). Il ”record” assoluto e’ detenuto dalla regione Lombardia con 189 morti in un anno, una media di una vittima ogni 48 ore. Seguono l’Emilia Romagna con 172 lavoratori morti, il Veneto con 138 morti, il Piemonte con 117, il Lazio con 79, la Campania con 73 e la Puglia con 63. Fanalino di coda e’ la Valle d’Aosta, con ‘soli’ otto morti sul posto di lavoro. Cresce anche il numero dei lavoratori che hanno subito un infortunio non mortale. Nel 2000 sono stati denunciati 1.089.375 incidenti sul posto di lavoro, quasi 10 mila in piu’ rispetto all’anno precedente. ”Ma -sottolineano dall’Inail- si tratta di infortuni denunciati”. Sono centinaia, forse migliaia, i casi che non vengono mai alla luce. Ancora una volta la regione con il maggior numero di infortuni e’ la Lombardia con 181.780 casi denunciati. Seguono l’Emilia Romagna con 150.368 casi, il Veneto con 139.003, il Piemonte con 91.863, la Toscana con 84.677, il Lazio con 61.283. All’ultimo posto, ancora una volta, la Valle d’Aosta con 2.535 feriti sul posto di lavoro. E gli ultimi dati non fanno ben sperare. Nel gennaio del 2001 sono stati denunciati 79.375 infortuni -non mortali- sul posto di lavoro, il 9,7% in piu’ rispetto al gennaio del 2000.


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