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Anziani, naufragato il piano miliardario
I quattrini cerano: ben 2.700 miliardi a disposizione dei governi locali per istituire i servizi di assistenza sociale e di ospedalizzazione a domicilio. Ecco che fine hanno fatto
di Alba Arcuri
Un?ottima legge, finanziata con ben 2.700 miliardi, miseramente fallita. È il Progetto Obiettivo Anziani approvato nel 1992 e valido per quell?anno e i due successivi, quindi fino al 1994 compreso. In quel lasso di tempo dovevano essere istituite in ciascuna regione d?Italia Ad, Adi e Oad. A questo scopo, il Cipe, l?organismo di programmazione economica del governo, stanzia i famosi 2.700 miliardi. Che fine hanno fatto? Praticamente non sono stati utilizzati. O meglio, solo 9 Regioni in Italia (vedi tabella) ne hanno stanziato una parte per creare le Adi sul loro territorio: complessivamente circa 276 miliardi per il triennio ?92-?94, dunque un misero 10 per cento della somma a disposizione. Risultato in termini di strutture assistenziali? Altrettanto misero. Ad oggi risultano attive sul territorio 244 Adi, situate per lo più al Nord, che assistono circa 120 mila anziani. La palma d?oro di questo comparto va alle Marche, che hanno assistito a domicilio, nel 1994, ben il 4,6 per cento della popolazione con più di 65 anni. Anche la Lombardia ha raggiunto una buona soglia di efficienza, arrivando ad assistere il 3,5 per cento degli anziani. Le altre Regioni non hanno usufruito, per i colpevoli ritardi delle amministrazioni o la mancata presentazione di progetti ritenuti validi, del fondo governativo. Per quanto riguarda poi la creazione di Ospedali a domicilio (Oad), solo due Regioni, Lombardia e Liguria, si sono attivate, la prima stanziando 3 miliardi e 800 milioni per il triennio ?92-?94, la seconda 280 milioni dal ?92 al ?95. Le altre Regioni sono rimaste immobili, se si eccettuano Veneto e Friuli, che hanno ritenuto di utilizzare i fondi previsti per l?Oad per realizzare interventi di telesoccorso (19 miliardi e mezzo nel 1994 in Veneto nel 1994, 360 milioni in Friuli per il ?94-?95) e, ancora in Veneto, per aiuti economici ai non autosufficienti (30 miliardi nel 1996). L?Emilia Romagna, dal canto suo, fa a sé: è stata infatti l?unica Regione ad aver istituito un assegno di cura per ultrasessantacinquenni non autosufficienti, che in media si aggira sulle 600 mila lire al mese; il finanziamento relativo è stato di 30 miliardi nel 1996. Un?ultima chicca: ci sono Regioni (come l?Abruzzo, la Basilicata, il Lazio, l?Umbria, oltre alla provincia di Trento) che hanno speso dei fondi per la creazione di Adi sul loro territorio, ma senza attingere dai miliardi del Progetto Obiettivo. Si tratta in tutto di 40 miliardi, che le suddette Regioni hanno evidentemente ritagliato da altre voci di bilancio. L?ennesima prova del naufragio dell?assistenza domiciliare in Italia.
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