Welfare

Turismo responsabile: boicottate la Birmania

Aitr invita i tour operator a boicottare la Birmania e chiede la liberazione di San Suu Kyi

di Emanuela Citterio

L’Associazione italiana turismo responsabile invita i tour operator a boicottare la Birmania fino a quando non saranno ristabiliti i diritti umani e chiede l’immediata liberazione di San Suu Kyi, la leader dell’opposiozione e nobel per la pace arrestata con i suoi collaboratori dalla Giunta Militare il 1 giugno. “E? già finito nel sangue l?ultimo ?esperimento? di democrazia in Birmania” dice il comunicato di Aitr, che raduna in Italia più di 50 associazioni non profit che sostengono il turismo responsabile. “La leader dell?opposizione democratica al regime, San Suu Kyi è stata nuovamente arrestata assieme ad altri 20 membri del suo partito ad appena un anno dall?ultima liberazione e quattro studenti sono stati uccisi dai militari che hanno chiuso le sedi universitarie. Una denuncia dell?opposizione parla apertamente di omicidio da parte di un gruppo filogovernativo che ha presso d?assalto una folla di cittadini e di monaci buddisti. Nei tumulti più di 50 persone sono rimaste ferite mentre gli uffici della Lega Nazionale per la Democrazia (il partito che ha vinto a maggioranza le ultime libere elezioni birmane, non riconosciute dai militari) sono stati chiusi e sigillati da polizia e militari, e tutti i dirigenti posti sotto ?custodia protettiva? con le linee telefoniche staccate. In Birmania si spengono quindi le fiocche fiammelle di speranza accesa un anno fa dal rilascio della leader democratica, premio Nobel per la pace, oggi di nuovo arrestata, isolata e sulla cui integrità fisica non si hanno notizie”. “AITR rinnova il suo appello, raccogliendo l?invito dell?opposizione birmana, ai viaggiatori e ai tour operator perché sospendano i viaggi nel paese asiatico fin quando non si ripristineranno le minime condizioni di convivenza civile e si possano programmare viaggi che in nessun modo finanzino diretta o indirettamente la narco-dittatura. AITR chiede inoltre al Governo italiano di condannare in tutte le sede idonee la svolta repressiva dei militari birmani e di esigere l?incolumità personale dei leader dell?opposizione arrestati”.


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