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Discriminate? Provate a negarlo

Legislazione Europea per i casi di discriminazioni tra uomini e donne sul lavoro

di Monica Salvatore

Adottata la direttiva sull?inversione dell?onere della prova per i casi di discriminazione tra lavoratori e lavoratrici
Il principio che in caso di sospetta discriminazione tra lavoratori e lavoratrici spetta al datore di lavoro l?onere di provare che tale discriminazione non sia effettivamente avvenuta (e che non siano invece i lavoratori a dover dimostrare di esser stati discriminati) è ormai entrato a pieno titolo nel diritto comunitario.
Il Consiglio dei ministri degli affari sociali dei Quindici ha infatti approvato all?unanimità, a metà dicembre scorso, una direttiva comunitaria che stabilisce l?inversione dell?onere della prova in caso di presunta discriminazione tra uomini e donne in materia di trattamento e di accesso al lavoro.
La direttiva riguarda anche i casi di cosiddetta ?discriminazione indiretta? cioè tutti quei provvedimenti, quelle misure e quelle pratiche apparentemente neutrali che in realtà comportano, senza un valido motivo, svantaggi sproporzionati per uno solo dei due sessi.
Il termine ultimo per il recepimento della direttiva negli ordinamenti nazionali è il 1 gennaio 2001.
La nuova normativa non ha mancato di suscitare polemiche e critiche specialmente da parte della Confederazione europea dei sindacati e di una attiva rappresentanza di donne europee, la European Women?s Lobby, che chiedono in particolare una definizione più precisa di ?discriminazione indiretta?.
Invito a presentare proposte per traduttori e interpreti
La Commissione europea ha pubblicato recentemente un invito a presentare proposte dedicato a traduttori e interpreti. Si tratta di un?iniziativa inserita nel quadro del programma comunitario Siml. Lo scopo è quello di favorire la diffusione e il ricorso alle migliori pratiche a livello europeo proprio nei settori della traduzione e dell?interpretazione.
Saranno selezionati e ammessi al contributo comunitario (che prevede una copertura del 33 per cento massimo dei costi) i progetti più innovativi che facciano tra l?altro ampio ricorso alle tecnologie multimediali.
Le migliori pratiche potranno riguardare: l?organizzazione del lavoro, l?uso di strumenti avanzati per il trasferimento linguistico, l?integrazione della traduzione nei servizi multilingue, la valutazione e il controllo della qualità. Spazio viene dato anche alle tecniche di telelavoro linguistico.
Per ottenere la documentazione informativa rivolgersi a: Commissione europea, rue Alcide de Gasperi, L-2920 Lussemburgo, Telefono (352)430134117; fax 430134655. E-Mail: Mlis@lux.dg13.cec.be. Il termine per la presentazione delle candidature scade il 31 marzo 1998.
Per sei mesi il Regno Unito alla guida dell?Unione europea
Cambio della guardia a Bruxelles. Il primo gennaio il Lussemburgo ha lasciato la presidenza dell?Unione europea cedendo il posto al Regno Unito che resterà alla guida dei Quindici fino a giugno prossimo quando il testimone passerà nelle mani dell?Austria.
Si prevede che il semestre di presidenza britannica sarà dedicato prevalentemente alla preparazione dell?introduzione della moneta unica (Euro) e ai problemi dell?allargamento dell?Unione europea a nuovi Stati dell?Europa centro orientale.
Nel corso dei prossimi mesi saranno infatti formalmente avviati i negoziati di adesione con ben sei Paesi (per l?esattezza si tratta di: Estonia, Polonia, Ungheria, Repubblica Ceca, Slovenia e Cipro) mentre un vertice di capi di Stato e di governo dei Paesi europei deciderà a maggio quali Stati membri potranno passare, a partire dal 1999, al previsto sistema monetario a tassi di cambio fissi e successivamente all?euro in sostituzione delle valute nazionali.

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