Cultura

Nelle Marche la Conferenza regionale sull’immigrazione

E' presieduta da uno straniero, Nanmonday Kokou Vincent. Nel decennio 1991-2000, la presenza di immigrati si è quadruplicata, facendo registrare il più alto tasso di crescita tra tutte le regioni ita

di Benedetta Verrini

E’ in corso, a San Benedetto del Tronto, la Conferenza regionale sull?immigrazione delle Marche. E’ la sola consulta, a livello nazionale, presieduta da uno straniero: Nanmonday Kokou Vincent. Una scelta, ha sottolineato l?assessore regionale ai Servizi Sociali, Marcello Secchiamoli, voluta dall?assemblea regionale per valorizzare il ruolo di questo organismo, ?strumento valido per superare i contrasti etnici e per promuovere la cultura della solidarietà?. La Conferenza, secondo il presidente della Regione, Vito D?Ambrosio, rappresenta un momento di riflessione necessario per guardare allo sviluppo della nostra società, sempre più multietnica e multiculturale. Il problema dell?immigrazione, da detto il presidente, non va analizzato solo sotto l?aspetto utilitaristico della forza lavoro, ma attraverso quello, ben più complesso, dell?integrazione sociale. Altrimenti l?immigrato rischia di essere esclusivamente un lavoratore e mai un cittadino. La società marchigiana ? ha ribadito D?Ambrosio ? ha momenti di localismo forti, ma non di chiusura?. Occorre affrontare i problemi, analizzarli e superare le criticità. Per far questo occorre un patto di cittadinanza, basato sul concetto dell?integrazione socio culturale. Governi locali, forze sociali, rappresentanze degli immigrati, devono lavorare assieme, per individuare un ?modello di convivenza elastico, condiviso, passibile di correzione, per giungere a una società con forti gradi di coesione?. Sono 41.562, quasi il tre per cento degli abitanti, gli immigrati che risiedono nella regione: una presenza che, nel decennio 1991-2000, si è quadruplicata, facendo registrare il più alto tasso di crescita tra tutte le regioni italiane. Il fenomeno appare stabile e in costante crescita, tanto da ipotizzare che le presenze reali sfiorino le 50 mila unità. E? uno dei dati più significativi emersi durante la prima Conferenza regionale sull?immigrazione svoltasi al Palacongressi di San Benedetto del Tronto. Le donne rappresentano il 44 per cento degli immigrati. Piuttosto alta è la percentuale di minori, uno su quattro. La maggior parte degli immigrati ?sceglie? le Marche per motivi di lavoro. Tra le altre motivazioni di soggiorno, il ricongiungimento familiare e, in misura minore, le esigenze di studio. Il più rilevante tra i problemi da affrontare è la difficoltà di trovare un?abitazione, specie nei comuni più grandi. Il forte aumento del numero di minori non accompagnati. Per quanto riguarda i servizi sanitari, rilevanti sono gli aspetti relativi all?accesso ai servizi, all?informazione e alla formazione del personale sanitario. Nel settore del lavoro, nonostante il buon inserimento, dall?indagine si rilevano alcuni punti critici, quali la scarsa formazione professionale e la segregazione in alcune attività del terziario (pulizie, servizi alla persona) delle donne immigrate. Un ulteriore problema è rappresentato dalla prostituzione e dalla difficoltà di usufruire di alternative alla detenzione. Da qui la necessità di un più stretto raccordo istituzionale, al fine di potenziare servizi e attività di sostegno.


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