Non profit

Trasporti per disabili Non c’è Iva che tenga

Intervento dell' Ai.Bi. su un tema nolto dibattuto

di Mariateresa Marino

Al solo scopo di partecipare al dibattito aperto su Vita, l?Ufficio legale di Ai.Bi. sottopone delle osservazioni inerenti al quesito apparso sul numero del 14/11/97, dal titolo: «Trasporti sociali. Terno al lotto sull?Iva». Luca Bonifazi, Ai.Bi. Qualche tempo fa su questo settimanale si è parlato di terno al lotto sull?Iva da applicare all?acquisto da parte di un?organizzazione di volontariato di un furgone Transporter a nove posti dedicato a persone e cose. L?esperto ha citato alcune risoluzioni di uffici finanziari regionali che addirittura accedono a una lettura della legge 266/91 che prevede l?esenzione dall?imposta, consigliando ai lettori la richiesta di una nota chiarificatrice da inoltrare al competente ufficio Iva regionale. La maggior parte delle organizzazioni non profit consegue proventi esenti o esclusi dal campo Iva. In tal modo l?imposta corrisposta sugli acquisti non è detraibile né rimborsabile e diventa un costo. Si potrebbe aggiungere un iniquo costo, in quanto l?ente non profit viene privato di una risorsa finalizzata esclusivamente agli obiettivi statutari. Nel caso di un ente di volontariato poi l?iniquità viene amplificata: laddove i cittadini, per garantire un servizio, che la pubblica amministrazione non riesce a svolgere, si organizzano con le proprie forze, viene previsto che sia sottratto a tale finalità del denaro da corrispondere alla pubblica amministrazione, la stessa che non interviene efficacemente. Parole sante. O meglio, parole giuste, che sono apparse tali anche alla Corte di Giustizia dell?Ue. Infatti la sesta sezione di quest?organo giurisdizionale, con sentenza del 25/6/1997 ha dichiarato che l?Italia è venuta meno agli obblighi relativi alle imposte sulla cifra di affari. E il riconoscimento del principio di primazia del diritto comunitario su quello nazionale comporta la disapplicazione della normativa censurata. Non voglio provocare contenziosi tributari, ma contribuire a coltivare l?attenzione crescente al mondo non profit per i suoi aspetti caratteristici, che debbono servire per la sua immediata riconoscibilità, fonte di attrazione per chi ne condivide i valori o chi a essi si avvicina.


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