Comitato editoriale WeWorld

Un cartellino rosso alla violenza sulle donne

In occasione della tredicesima giornata di campionato, i campi della Serie A Tim si colorano di rosso per promuovere la campagna di Lega Serie A e WeWorld "#unrossoallaviolenza" e “gridare” ancora no alla violenza sulle donne

di Redazione

Uniti per opporsi e combattere, oggi più che mai, ogniforma di violenza e sopruso, fisico e psicologico, nei confronti delle donne. Un “cartellino rosso” netto e insindacabile a un fenomeno che ancora affligge la nostra società.

È con questo spirito che Lega Serie A e WeWorld hanno rinnovato, anche quest’anno, il loro impegno presentando la Settima Edizione della Campagna di Sensibilizzazione Nazionale #unrossoallaviolenza.

Stando ai dati Istat in Italia sono 106 le donne uccise nel 2023. Una donna su 3 subisce violenza almeno una volta nella vita, 7 milioni di donne hanno subito violenza, il 40% non parla con nessuno di quello che ha subito e solo l’11,8% denuncia la violenza.

Il Presidente della Lega Serie A, Lorenzo Casini, ha così commentato: «La straordinaria capacità che ha il calcio di suscitare emozioni e sentimenti deve essere usata, oggi più che mai, per rafforzare quanto più possibile questa importante campagna di sensibilizzazione. Anche per dare un segnale netto contro gli ultimi drammatici fatti di cronaca, il calcio può e deve concentrare le sue forze per arginare e prevenire qualsiasi gesto vigliacco e violento che ancora oggi vede troppe donne vittime. Per questo motivo ringrazio tutti i club, i nostri ambassador e gli arbitri per la disponibilità offerta a mettere in campo tutte le iniziative previste per l’edizione di quest’anno della Campagna “Un Rosso alla Violenza”».

«Con Lega Serie A vogliamo mantenere alta l’attenzione sul tema della violenza contro le donne e ricordare che noi ci siamo, oggi e tutti i giorni con attività di advocacy, campagne di sensibilizzazione e interventi sul territorio (il nostro programma Spazio Donna WeWorld conta oggi 8 centri da nord a sud)», ha dichiarato Dina Taddia, Consigliera Delegata di WeWorld. «I numeri ci raccontano una situazione che continua a essere preoccupante e insieme dobbiamo dire basta. Ma non è sufficiente farlo tra di noi, dobbiamo arrivare agli uomini, parlare a loro, cambiare il modo in cui si raccontano le relazioni, smettere di parlare di possesso e iniziare a parlare di consenso, tanto per iniziare. Il segno rosso della campagna è simbolo che ci aiuta ad arrivare in contesti dove è difficile portare riflessioni sul tema, ci aiuta ad aprire uno spazio di confronto e magari a fare un primo passo. E a tutti gli uomini che saranno con noi, con un segno rosso questo 25 novembre, chiediamo di impegnarsi tutto l’anno, contrastando le discriminazioni e gli stereotipi».

Tutte le gare della 13ª Giornata di Campionato si coloreranno di rosso: il simbolo della campagna #unrossoallaviolenza, infatti, richiama il cartellino rosso per dare un forte segnale di vicinanza a tutte le donne vittime di abusi e sostenerle nel percorso di fuoriuscita dalla violenza, per combattere insieme la paura che vivono ogni giorno. E offrire, alle famiglie di chi purtroppo di quella violenza è rimasta drammaticamente vittima, un esempio concretodell’impegno da parte dell’intero movimento calcistico per far sì che questi episodi non accadano mai più.

Le donne vittime di violenza possono chiedere aiuto in qualsiasi momento al numero antiviolenza e stalking 1522, promosso dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento per le Pari Opportunità.

Tante le attività previste per sostenere l’iniziativa #unrossoallaviolenza: i calciatori e gli arbitri scenderanno sul terreno di gioco con un segno rosso sul viso; i Capitani di tutte le squadre porteranno al braccio la fascia simbolo della giornata e, prima della partita, indosseranno insieme agli arbitri, grazie alla collaborazione di Figc e Aia, una speciale t-shirt con la scritta “Il calcio dice no alla violenza contro le donne”; al momento del sorteggio del campo, i due Capitani leggeranno un messaggio e in televisione, in Italia e all’estero, andrà in onda una grafica dedicata a #unrossoallaviolenza; in ogni stadio il podio portapallone e la lavagna luminosa per le sostituzioni saranno personalizzati con l’adesivo dell’iniziativa; sui maxischermi sarà trasmesso lo spot della campagna e lo speaker della squadra di casa leggerà un messaggioper sensibilizzare i tifosi presenti sugli spalti; nel pre e post gara, infine, i dirigenti, gli allenatori e i calciatori che si presenteranno ai microfoni per le interviste di rito porteranno sulla propria giacca l’adesivo di #unrossoallaviolenza e leggeranno un appello per fermare ogni forma di violenza sulle donne.

Testimonianze e segnali forti arriveranno anche da Tim, che per l’occasione personalizzerà le sigle che accompagnano le partite della 13ª Giornata di Campionato con un richiamo alla campagna #unrossoallaviolenza, e dal mondo dei social media, con le foto dei calciatori insieme alle loro compagne, mogli, figlie, e degli altri testimonial che, da soli o in coppia, dichiareranno il proprio impegno pubblicando una foto con il segno rosso sul viso, esortando i propri followers a fare lo stesso con l’hashtag #UnRossoAllaViolenza.

Radio Tv Serie A con Rds, all’interno della propria programmazione, darà ampia visibilità alla campagna, realizzando contenuti ed interviste dedicate, e trasmettendo lo spot nel quale compaiono Bernardo Corradi, Alessandro Del Piero, Elisa Di Francisca, Marco Materazzi e Marta Pagnini, insieme a Rossella Brescia, che lanciano un appello per dare tutti insieme #unrossoallaviolenza.

Tanti anche i nomi dei personaggi del mondo dello spettacolo, dello sport e della cultura che hanno scelto di unirsi alla campagna: Gabriella Pession, Alessio Boni, Euridice Axen, Francesca Senette, Giulia Elettra Gorietti, Rocio Munoz Morales, Donatella Finocchiaro, Giulio Scarpati, Federico Russo, Veronica Maya, Michelangelo Tommaso e Samanta Piccinetti, Nancy Brilli, Marialuisa Jacobelli, Alessandra Faiella, Christiane Filangieri, Antonella Ferrari, Massimiliano Loizzi.

Anche Tim è in campo contro la violenza di genere. Il Gruppo ha presentato in questi giorni il proprio manifesto “La parità non può aspettare” che definisce una serie di azioni concrete per sostenere l’empowerment femminile all’interno e all’esterno dell’azienda, creando al tempo stesso consapevolezza su un tema urgente e delicato come il gender gap e superando gli stereotipi sul ruolo delle donne.

Credit foto Pixabay

Nessuno ti regala niente, noi sì

Hai letto questo articolo liberamente, senza essere bloccato dopo le prime righe. Ti è piaciuto? L’hai trovato interessante e utile? Gli articoli online di VITA sono in larga parte accessibili gratuitamente. Ci teniamo sia così per sempre, perché l’informazione è un diritto di tutti. E possiamo farlo grazie al supporto di chi si abbona.