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Il non profit prende l’Omnibus

Vita lancia un progetto di comunicazione collettiva delle onlus verso le imprese.

di Ida Cappiello

Un cartello d?eccellenza per il non profit. L?Omnibus della solidarietà lanciato da Vita Comunicazione è una proposta forte per le associazioni che vogliono condividere un percorso etico e innovativo di dialogo con il mondo delle imprese. Innovativo perché? Lo spiega il direttore di Vita Comunicazione, Giuseppe Ambrosio. “Il rapporto tra profit e non profit deve fare un salto di qualità, passando da una logica di beneficenza a una logica di scambio di benefici”. Per realizzare questo passaggio, però, è necessario che le associazioni posseggano alcune caratteristiche di base, spendibili in termini di valore aggiunto per le imprese potenziali partner. “Abbiamo individuato tre elementi essenziali: la progettualità, la notorietà, la trasparenza”. Continua Ambrosio: “Intorno a queste caratteristiche vogliamo aggregare un certo numero di onlus che credono nel progetto e già legate all?esperienza di Vita dall?appartenenza al nostro Comitato editoriale, accompagnandole nella ricerca degli sponsor”. Il brand Vita, in questo contesto, assume la funzione che hanno i marchi collettivi nel mondo profit: quello di promuovere la qualità sociale delle realtà partecipanti presso le aziende e, contemporaneamente, di garantire la stessa qualità in riferimento ai possibili partner profit. L?obiettivo, infatti, è quello di far crescere entrambi gli interlocutori. La progettualità è la declinazione dell?agire sociale in ?prodotti? specifici, sui quali è più facile costruire iniziative di marketing sociale o di csr. La notorietà non è necessariamente una questione dimensionale, ma si lega alla capacità dell?organizzazione di comunicare i propri valori al pubblico di riferimento in modo efficace e coerente con quello che nel marketing si chiama ?posizionamento?. La trasparenza, un fattore indispensabile per costruire con le imprese un rapporto fondato sullo scambio e dunque sulla reciproca credibilità. Lo sottolinea Goffredo Modena, presidente della Fondazione Aiutare i bambini, una delle realtà che partecipano all?Omnibus della solidarietà. “Un aspetto della trasparenza, che considero fondamentale, è l?uso di parametri il più possibile oggettivi nella valutazione dei progetti, per definire le priorità di intervento al di fuori di qualsiasi condizionamento personale. Noi abbiamo adottato una valutazione a punteggio sulla base di otto parametri, dalla povertà dei bambini coinvolti alla ricaduta del progetto sulla comunità locale. Inoltre è importante rendicontare l?efficienza della gestione, nel senso che la parte dei fondi destinata alle spese organizzative dev?essere contenuta al minimo indispensabile.L?Omnibus per noi è l?opportunità di valorizzare queste caratteristiche presso le imprese”. L? Omnibus della solidarietà, che ha come claim lo slogan ?Fare il bene insieme?, significa per le associazioni anche una serie di attività di comunicazione e di formazione a sostegno dei progetti sociali partecipanti. L? iniziativa sarà presentata il 17 giugno prossimo a Roma nel corso del convegno Il marketing sociale: quale vantaggio competitivo per le imprese, promosso da Ethos&Bates Italia.


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