Non profit

Evian: Gli Otto grandi divisi e deboli sull’Africa

I G8 si presentato deboli e divisi all’appuntamento con l’Africa. La denuncia di Azione Aiuto

di Carlotta Jesi

?A Kananaski lo scorso anno i G8 hanno preso un impegno con l?Africa: maggior sostegno per lo sviluppo, la pace e la democrazia in Africa. Il continente africano sta facendo la sua parte: la pace in Angola e la soluzione delle tensione fra Etiopia ed Eritrea ne sono un esempio. Ma gli ?otto grandi? non rispettano i loro impegni. Questo Summit sarà un altro esempio della mancanza di responsabilità: i G8 non sono una parte affidabile nella partnership per la rinascita dell?Africa.? Parola di Bimbola Akinyemi, di ActionAid Nigeria, che ha commentato con queste parole l’avvio del Summit ufficiale dei G8. La giornata è stata dedicata al ?dialogo allargato? ai leader dei paesi emergenti e in via di sviluppo. Ma l?Africa non può aspettarsi molto da questo Summit. I G8 si presentato deboli e su tutte le questione centrali per l?Africa. Blair lancia una proposta (l?International Finance Facility?) per raccogliere dal mercato le risorse per finanziare lo sviluppo; è l?ammissione dell?incapacità a rispondere alle richiesta delle Nazioni Unite di aggiungere i $50 miliardi all?anno necessari per combattere la povertà. La guerra all?Iraq è costata almeno $25 miliardi; il budget americano per la difesa arriva ai $400 miliardi all?anno. Bush porta ad Evian l?annuncio di $15 miliardi nei prossimi 5 anni, in buona parte destinati all?Africa: soldi che saranno spesi unilateralmente ed andranno a quei paesi che accetteranno le regole americane, incluse il SI agli OGM e il rispetto totale dei privilegi assicurati dai brevetti sulle medicine.


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