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Malati cronici, un fondo in arrivo

Un progetto di legge per venire incontro a una delle emergenze di oggi. I particolari

di Redazione

Un progetto innovativo dedicato a risolvere il problema della non autosufficienza per anziani e disabili: dopo mesi di trattazione (e cinque proposte di legge concorrenti), il Comitato ristretto della commissione Affari sociali della Camera ha elaborato un testo unificato (della pdl 2166 e abbinate) istitutivo di un Fondo per il sostegno delle persone non autosufficienti. La proposta, di cui è relatrice Katia Zanotti dei Ds, è composta da sette articoli e mira a dare, in primo luogo, una definizione chiara di «persone non autosufficienti»: tutti coloro che, «a seguito di forme di disabilità congenite o sopravvenute, di malattie o traumi, sono incapaci di svolgere autonomamente le funzioni essenziali nell?ambito della vita quotidiana». «La ratio della norma parte dal presupposto che il Fondo sanitario nazionale è ormai del tutto insufficiente a coprire tutti bisogni emergenti della popolazione, e a risentire maggiormente di questa situazione sono proprio i malati cronici non autosufficienti», commenta Carlo Hanau, vice presidente della Fish – Federazione italiana superamento handicap, che da anni promuove la creazione di un Fondo per la non autosufficienza. «Per garantire loro cura e assistenza, alleviando anche il sacrificio delle famiglie, è necessario un grande segno di solidarietà», prosegue. «Per questo la proposta di legge indica la strada di un?imposta addizionale. Si tratta di un?imposta di scopo per dare assistenza complementare e aggiuntiva a chi è stato trascurato dal Servizio Sanitario Nazionale». L?articolo 6 della pdl la definisce «addizionale per il sostegno alla non autosufficienza». Con la sola esclusione dei redditi medio-bassi, l?addizionale sarà determinata (almeno per gli anni 2004-2005) applicando all?imposta sul reddito delle persone fisiche e di quelle giuridiche un incremento medio dello 0,75%. Oltre a questo, le Regioni possono prevedere addizionali regionali aggiuntive nella misura massima dello 0,5%. Le prestazioni erogate dal Fondo non saranno sostitutive rispetto a quelle sanitarie, ma andranno ad affiancarsi ad esse per garantire quei servizi di natura socio-assistenziale indispensabili per il miglioramento della qualità della vita della persona non autosufficiente e della sua famiglia.


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