Sostenibilità

E Bush fece licenziare il naturalista

Studioso dei Caribù dell'Alaska licenziato per aver messo sul sito una mappa della Riserva naturale. Non sapeva che l'amministrazione Bush vuol riprendere la ricerca dell'oro nero nell'Artide.

di Giampaolo Cerri

Licenziato per i caribù. Ian Thomas, ricercatore del Centro governativo per la vita selvatica di Putuxent, non credeva alle sue orecchie: il suo capo, Jay Hetsbeck, lo sbatteva fuori ? dopo tre anni di onesto servizio – per aver messo sul sito Internet dell?istituto una carta raffigurante i territori dell?Alaska. Il suo gesto era stato infatti interpretato come un atto ostile al progetto dell?amministrazione Bush di rilanciare la ricerca di giacimenti petroliferi nella Riserva nazionale dell?Artico. Il fatto è accaduto i primi di marzo ma se ne è ha avuta notizia solo oggi, mentre domani il quotidiano Libération pubblicherà un servizio sull?argomento. ?Non credevo di fare nulla di male?, ha dichiarato l?ormai ex-ricercatore, ?se mi avessero detto che quella carta creava problemi, l?avrei subito tolta dal sito?. Thomas denuncia la cancellazione dal sito dell?istituto di tutte le sue ricerche: più di 20 mila carte relative alla presenza di varie specie selvatiche nella zona Artica. Il progetto della Casa Bianca di riprendere le ricerche nel sottosuolo dell?Alaska sta rendendo furibonde le associazioni americante. ?Bush vuole distruggere un ecosistema senza prezzo per l?equivalente di soli sei mesi di consumo americano di petrolio?, dice Brad Devries, di ? Defenders of Wildlife?. Cinquecento scienziati ha inviato una petizione a Bush perché rinunci al progetto.


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