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Iraq: leader religiosi nominano Hassan di Giordania loro portavoce

Un simposio di leader religiosi iracheni sciiti, sunniti e cristiani ha eletto oggi all'unanimita' il principe Hassan di Giordania come proprio portavoce mondiale

di Redazione

Un simposio di leader religiosi iracheni sciiti, sunniti e cristiani ha eletto oggi all’unanimita’ il principe Hassan di Giordania come proprio portavoce e rappresentante a livello mondiale. L’annuncio e’ stato fatto alla chiusura di una conferenza di due giorni organizzata dalla Conferenza Mondiale sulla Religione e la Pace – che ha sede a New York dedicata al futuro dell’Iraq. Accettando la nomina, il principe Hassan, zio di re Abdallah II, ha ripetuto di non avere alcuna ambizione politica sull’Iraq. ”Sto solo cercando di fare il mio meglio, nel mio piccolo, perche’ le ferite del popolo iracheno si rimarginino”, ha detto Hassan all’Ansa dopo la chiusura del simposio. ”Questa e’ una conferenza religiosa con nessuna mira politica. Sto cercando di fare il mio dovere verso i nostri vicini, come ho cercato di portare avanti tante iniziative a favore dei palestinesi”. I rappresentanti dei vari gruppi religiosi hanno ripudiato la violenza e deciso di cooperare fra loro in maniera concreta per una societa’ piu giusta in Iraq. Hanno chiesto l’immediata formazione di un governo provvisorio iracheno che indica al piu’ presto ”elezioni dirette, libere e democratiche sulla base di una Costituzione che protegga ugualmente tutti i gruppi religiosi, etnici e nazionali, mantenendo la sovranita’ e l’integrita’ territoriale dell’Iraq”. I religiosi iracheni hanno rivolto la loro prima raccomandazione alle istituzioni internazionali, ”perche’ incrementino l’assistenza umanitaria attraverso una maggiore cooperazione con gruppi religiosi e altre istituzioni sociali irachene, incluso il movimento delle donne e gruppi giovanili”. La seconda richiesta e’ stata per le forze della coalizione anglo-americana, ”perche’ si assumano in pieno le proprie responsabilita’ come ‘potenza occupante’ ai sensi della Convenzione di Ginevra e altri trattati sulla protezione dei civili e le forniture del necessario alle popolazioni occupate”. Al simposio erano presenti rappresentanti dei leader sciiti Ayatollah Muqtada Al Sadr, Sayed Hussein Al Sadr, Ayatollah Mohammed Sayed Al Hakim e studiosi islamici molto vicini a Sayed Ali Al Sestani. La comunita’ sunnita irachena era rappresentata da uno dei suoi massimi esponenti, Sheikh Ahmad Al Cubeisy. Fra i leader cristiani, l’arcivescovo caldeo di Baghdad, Emanuel Deli.


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