Famiglia

Anziani: Auser, 1.100 presidi anti-solitudine

30.000 volontari Auser impegnati in 1100 presidi "anti-solitudine". Presentati a Milano i dati del Primo Rapporto Sociale Auser:

di Redazione

Guerra aperta ad ogni forma di solitudine, anziani e giovani costruiscono insieme una “società buona”. Lo ha annunciato a Milano, la presidente nazionale dell’Auser, Maria Guidotti aprendo i lavori della prima giornata dell?Assemblea Nazionale dell?Auser dedicata alla presentazione del Primo Rapporto sociale dell?associazione. “Le nostre 1100 sedi locali ? ha sottolineato la Guidotti- devono diventare sempre più dei veri presidi “anti-solitudine”. La nostra associazione si impegnerà, con la partecipazione di anziani e giovani, a contrastare a 360 gradi ogni forma di solitudine. Ci sono gli anziani soli, soprattutto donne; ci sono persone che vivono da sole e che non possono contare sull?aiuto di nessuno: affetti, familiari, amici. Ci si può trovare da soli ad affrontare una malattia, un lutto, una qualsiasi emergenza. C’è la solitudine nelle grandi città, dove le relazioni sono difficili, dove mancano gli spazi e le opportunità per incontrarsi.” “Le politiche di riduzione delle risorse per il finanziamento dello stato sociale e la privatizzazione dei servizi alle persone, di certo non ci aiutano ? ha inoltre continuato la Guidotti- attentano allo sviluppo dei servizi integrati nel territorio come previsto dalla legge-quadro sull?assistenza e minacciano di snaturare i soggetti del Terzo settore, spingendoli ad un?attività gestionale di taglio economicistico. In questo modo si rischia di perdere di vista l?attenzione alle persone, alle loro necessità, alla valorizzazione delle loro risorse personali. E rende sempre meno visibile il confine tra profit e non profit.” Uscire dalla solitudine, il grande bisogno di “stare insieme” e di “fare” è uno degli aspetti fotografati dal Rapporto dell’Auser. 260.000 persone hanno partecipato in un anno alle attività di socializzazione come feste, ginnastica, viaggi, corsi, spettacoli, laboratori, ecc. Per il 62% sono anziani, ma gli adulti rappresentano il 32% e i giovani il 6%. 6 milioni le ore di volontariato prestate in un anno da circa 30.000 volontari con un?età compresa tra i 50 e i 65 anni. 140.000 contatti del Filo d?argento, la linea telefonica che contrasta solitudine ed emarginazione. 29.000 hanno partecipato alle iniziative delle “Università per tutte le età”. 248.000 persone (45% dei quali anziani con un?età compresa fra i 70 e gli 85 anni) hanno usufruito di aiuti come compagnia, la consegna di pasti o medicine a domicilio, l?essere accompagnati dal medico, ecc. Nel complesso almeno 450.000 persone di tutte le età, hanno trovato nell’Auser una risposta ai bisogni, aiuto, amicizia e solidarietà. All’educazione degli adulti è riservata la giornata di domani, 29 maggio. Verrà presentato e discusso il progetto “La città che apprende”e la “Carta Auser per l’educazione permanente”. Partecipano al dibattito: Duccio Demetrio dell’Università di Milano, Paolo Orefice dell’Università di Firenze e Paolo Sciclone segretario del Forum permanente per l’Eda (educazione degli adulti)


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