Ambiente
Quei tralicci del digitale “sentono” la qualità dell’aria
Inwit e Legambiente presentano i primi dati del monitoraggio ambientale sulla qualità dell’aria in 4 comuni di Abruzzo, Lazio e Molise (risultati nei limiti)
di Alessio Nisi
Buone notizie nel Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, nel Parco Nazionale della Maiella e nella Riserva Naturale Zompo Lo schioppo per i comuni di Picinisco (in provincia di Frosinone), Pescasseroli (L’Aquila), Roccaraso (L’Aquila), e Civitella Roveto (L’Aquila). Quattro su quattro sono stati infatti i comuni promossi per la qualità dell’aria, come risulta dai dati del primo mese di monitoraggio ambientale avviato da Inwit, tower operator italiano (con il termine si indica la società proprietaria del traliccio, della cabina di alimentazione e del terreno su cui sorgono gli apparati di trasmissione delle telecomunicazioni), e da Legambiente. I valori medi, registrati dai sensori e analizzati dall’ufficio scientifico di Legambiente, delle polveri sottili (Pm10), di particolato fine (Pm2.5), biossido di azoto (NO2) sono in linea con i riferimenti normativi, seppur con qualche eccezione.
L’analisi nel dettaglio. Si va dai 21 microgrammi/metro cubo di polveri sottili (Pm10) di Picinisco ai 29 di Civitella Roveto ai 45 per Pescasseroli. Per il Pm2.5 i valori medi si attestano intorno ai 13 microgrammi metrocubo con un massimo a Civitella Roveto con 15 e un minimo a Picinisco con 9, ampiamente sotto i valori di riferimento normativi. Da monitorare l’NO2, dove a Roccaraso e a Civitella Roveto si è registrata una media di periodo rispettivamente di 45 e 72 microgrammi metrocubo.
Primo mese di monitoraggio
I dati si riferiscono ad un mese di monitoraggio, all’interno di aree urbanizzate o ad alto scorrimento stradale, e vanno letti nell’ottica di informare e sensibilizzare cittadini e amministrazioni su potenziali problematiche da affrontare. Ad incidere sulla qualità dell’aria, infatti, anche nelle aree interne, sono prima di tutto il traffico veicolare e di mezzi pesanti, in particolare quelli alimentati a gasolio, e il riscaldamento domestico.
Comune | Concentrazione media degli inquinanti** | ||
PM2.5 (μg/mc) | PM10 (μg/mc) | NO2 (μg/mc) | |
Picinisco (FR) | 9 | 21 | 7 |
Roccaraso (AQ) | 14 | 28 | 45 |
Pescasseroli (AQ) | 13 | 45 | 22 |
Civitella Roveto (AQ) | 15 | 29 | 72 |
Limiti normativi* | 25 | 40 | 40 |
** il valore fa riferimento alla media di periodo (da metà settembre a metà ottobre) |
Approccio sostenibile delle tecnologie digitali
Il monitoraggio (che continuerà anche nei prossimi mesi) rientra nella collaborazione stretta, a febbraio 2023, da Inwit e Legambiente, finalizzata a far conoscere l’andamento sulla qualità dell’aria e capire gli impatti sulla biodiversità e, grazie alla densità delle infrastrutture digitali di Inwit, mettere in evidenza come sia possibile un approccio sostenibile di tecnologie come i sensori Internet of Things – IoT e i gateway. Strumenti questi che permettono di includere, in un unico dispositivo, molteplici informazioni con notevoli risparmi nell’installazione, manutenzione e gestione delle attrezzature.
Sostenibilità e business
Per Michelangelo Suigo, direttore relazioni esterne, comunicazione e sostenibilità di Inwit, «il progetto di monitoraggio della qualità dell’aria nei Parchi e nelle aree protette rappresenta pienamente l’integrazione della sostenibilità nel nostro business, con l’obiettivo di creare valore per i territori e le comunità coinvolte».
Dati e parametri ambientali
La partnership prevede in particolare la disponibilità di Inwit a fornire alle aree protette nazionali e regionali coinvolte nel progetto, supportate dall’Arta Abruzzo – Agenzia Regionale per la tutela dell’ambiente, una serie di dati e di parametri ambientali registrati in un anno, con l’obiettivo di misurare tendenze e variazioni e valutare in questo modo gli effetti che questi parametri possono avere sulla conservazione della biodiversità nelle aree interessate, sempre più influenzata dai cambiamenti climatici. «L’obiettivo di questo monitoraggio ambientale», sottolinea sempre Suigo, «è creare una base di dati a lungo termine sulla qualità dell’aria, al fine di favorire l’identificazione e segnalazione di eventuali elementi di attenzione nelle zone interessate, stimolando l’adozione di misure correttive».
Interventi trasversali e integrati
«Per fronteggiare l’inquinamento atmosferico, tutelare la biodiversità e raggiungere gli obiettivi stabiliti dalla Strategia dell’Ue al 2030», spiega Antonio Nicoletti, responsabile nazionale aree protette e biodiversità di Legambiente, «è importante mettere in campo interventi trasversali e integrati di gestione del territorio che coinvolgano amministrazioni, comunità locali e aree protette. Su questo occorre accelerare il passo per far sì che le aree interne, dove al momento si registra una buona qualità dell’aria in linea con i valori normativi, si trovino preparate nel momento in cui i valori suggeriti dall’Oms entreranno in vigore».
In apertura foto di Olena Bohovyk per Unsplash. Nel testo, foto per gentile concessione della Direzione External Relations, Communication & Sustainability Media Relations Inwit
Nessuno ti regala niente, noi sì
Hai letto questo articolo liberamente, senza essere bloccato dopo le prime righe. Ti è piaciuto? L’hai trovato interessante e utile? Gli articoli online di VITA sono in larga parte accessibili gratuitamente. Ci teniamo sia così per sempre, perché l’informazione è un diritto di tutti. E possiamo farlo grazie al supporto di chi si abbona.