Mondo

Il popolo arcobaleno è diviso. Ma le armi no, anche se buone

Lotti, Benetollo, Agnoletto, don Albino Bizzotto, contrari all’esercito europeo. Bobba, Costalli, Pezzotta, possibilisti. La discussione è aperta.

di Redazione

“Il problema della difesa europea non può essere eluso, perché la difesa comune ti permette di prendere sul serio il tuo compito: costruire un mondo di rapporti di pace”. Con queste parole Gigi Bobba, presidente delle Acli, dalle pagine di Vita lanciava il sasso nello stagno del movimento che si stava confrontando sul futuro dell?Europa. E le acque dell?arcipelago arcobaleno si sono subito agitate. Ha iniziato Flavio Lotti, coordinatore nazionale della Tavola della pace, a manifestare il suo dissenso: “Mi sembra assurdo il progetto europeo di costruire la pace su fondamenta armate. Un esercito continentale? Per fare cosa? Con quali risorse? Con quanti tagli allo Stato sociale? Qualcuno ci dovrà pur rispondere”, si è chiesto provocatoriamente Lotti. Acque agitate e interrogativi “pazzeschi”, che hanno scatenato il dibattito fra le diverse anime dell?attivismo italiano. Dietro lo striscione ?no all?esercito europeo? si sono allineati, fra gli altri, Vittorio Agnoletto del Forum sociale europeo: “Non mi interessa una competizione economica e militare con gli Usa”; don Albino Bizzotto (Beati costruttori di pace): “Propongo una campagna di opinione pubblica mondiale contro tutte le produzioni di armi ?sic e simpliciter?”; e Tom Benetollo (presidente di Arci): “Sottoscrivo al 100% le parole di Lotti, la via europea alla pace è solo politica”. L?orizzonte è quello di un pianeta senza eserciti. Sognatori? “Probabilmente sì, visto che gli eserciti esistono e non possiamo tapparci gli occhi e allora tanto vale che l?Europa si doti di una difesa comune in grado, bandiera della pace alla mano, di offrire un?alternativa all?unilateralismo prepotente degli americani”, risponde all?unisono l?altra fetta di società civile, Acli, Cisl e Mcl per dirla in sigle. “Basta guardare i dati”, interviene Bobba, “per capire che oggi la nostra spesa sociale è garantita dalle armi degli altri; è venuto il momento che l?Europa si dia il compito di una diversa civilizzazione sullo scenario mondiale”. Civitas ha tolto il silenziatore al dibattito sull?Europa che vogliamo, i rappresentanti del ?movimento? si sono espressi.


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