Famiglia
Ricattate dagli alimenti
Se il marito non paga, come recuperare le mensilità dovute? La via legale è spesso lunga e irta di trappole. Ci vorebbero allora un Fondo di garanzia e alcuni sgravi fiscali.
di Redazione
Donne sull?orlo di una crisi economica. Per tante separate o divorziate, il passaporto per la povertà è proprio l?inizio della causa: nella forte conflittualità gli alimenti sono usati come un?arma. Se il marito non paga, occorre un?altra causa per recuperarli. «Il recupero delle mensilità non corrisposte e l?attuazione di un ?versamento coattivo? sono cose difficili e lente», afferma Enrico Franceschetti, avvocato matrimonialista del Foro di Napoli. «Per i crediti alimentari scaduti», spiega, «occorre adire al giudice dell?esecuzione per ottenere il pignoramento dello stipendio dell?ex coniuge moroso nella misura massima dei 2/5, mentre per i crediti ordinari il limite è costituito da un solo quinto». Per assicurarsi invece l?adempimento futuro, occorre una ulteriore e specifica pronunzia giudiziaria che si ottiene dopo aver esperito un?apposita procedura. Che, come tutte le altre, è alquanto macchinosa». I tempi vengono dilatati, aggiunge il legale, le spese giudiziarie rimangono a carico della parte più debole (almeno nella ?fase anticipatoria?) e l?efficacia degli interventi è di frequente molto discutibile.
Ma certi ex-mariti non sono finiti in galera? «È vero, c?è un articolo del codice penale, il 570, che sanziona questi comportamenti», risponde Franceschetti, «ma una condanna definitiva a una pena detentiva può giungere anche dopo cinque-sei anni, durante i quali la vita dei figli e del coniuge affidatario diventa davvero difficile».
Per Franceschetti gli interventi sul piano giuridico potrebbero riguardare l?estensione dell?applicabilità dell?articolo 8 della legge suldivorzio alla separazione, e la possibilità di consentire indagini fiscali d?ufficio in caso di formale inesistenza di reddito. Per l?articolo 570, potrebbero poi essere negati i consueti benefici concessi agli incensurati, con un aggravio della pena quando a soffrire di mancata assistenza siano i figli minori.
Sul piano dell?assistenza, l?avvocato napoletano, che è anche direttore della rivista on-line Diritto & Famiglia (www.netlab.it/telediritto/), ipotizza un ?Fondo di garanzia? da impiegare nei casi in cui il recupero del credito presenti ostacoli lentamente superabili e sgravi fiscali o agevolazioni nell?accesso ai servizi pubblici per coniugi che solo formalmente percepiscono un assegno alimentare.
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