Welfare

Doping: Pediatra di Savona, sostanze dopanti diffuse tra i ragazzini

Renato Panconi, medico del Consultorio dell'Asl 2 di Savona: Almeno il 13% dei giovani sugli 11 anni che pratica sport in Italia fa ricorso a queste sostanze

di Redazione

Fa discutere a Savona la denuncia-choc del pediatra Renato Panconi, secondo il quale ”anche nel savonese ragazzini di 11-12 anni fanno uso nello sport di sostanze dopanti, non anabolizzanti, ma integratori, tipo la creatina, impiegati con dosaggi tre volte superiori a quelli consentiti”. Secondo il presidente provinciale del Coni, Lelio Speranza, quelle di Panconi sono ”illazioni che non sono dimostrabili con dati certi. Mai, negli ultimi anni, ho sentito parlare nelle federazioni legate al Coni di ragazzini che fanno uso di integratori o di aminoacidi per ottenere migliori prestazioni agonistiche. Le dichiarazioni di un illustre pediatra come il dottor Panconi ci lasciano esterrefatti”. Renato Panconi, medico del Consultorio dell’Asl 2 e che fu ospite fisso della prima serie del programma ‘Quelli che il calcio…’ condotto da Fabio Fazio, ha precisato di aver svolto personalmente l’ indagine su scala provinciale. ”Mi ero documentato – ha detto – dopo aver appreso una notizia sorprendente e al tempo stesso inquietante. Almeno il 13% dei giovani sugli 11 anni che pratica sport in Italia fa ricorso a queste sostanze. Ho deciso allora di approfondire l’argomento e ho accertato che anche in questa provincia, purtroppo, ci sono casi del genere. Per motivi professionali non posso indicare in quali sport ho riscontrato i casi di ragazzini che usano carnetina, ma posso assicurare che purtroppo ci sono situazioni anomale che vanno studiate attentamente”. Renato Panconi, insieme al disegnatore Roby Ciarlo, ha realizzato un libro a fumetti che verra’ distribuito tra gli alunni delle scuole elementari savonesi allo scopo di prevenire l’uso di sostanze dopanti tra i giovanissimi. ”Vorremmo capire di quali dati dispone – afferma il presidente provinciale del Coni – e soprattutto perche’ non ha rivelato quali siano le discipline sportive e quanti siano secondo lui i casi sospetti. Ho riunito per giovedi’ prossimo i presidenti delle federazioni del comitato olimpico per fare il punto della situazione. E’ certo che se il dottor Panconi non dimostrera’ la veridicita’ della sua inchiesta dovra’ rettificare quanto ha dichiarato. Preciso inoltre che il nostro ambiente, in particolare nelle palestre e nei centri sportivi legati al Coni, sono sempre stati puliti e mai nessuno dal piu’ piccolo degli atleti al piu’ grande ha mai fatto uso di sostanze anabolizzanti”.


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