Mondo

Attentati in Marocco: il commento di Soleterre

L'organizzazione che opera da anni nel Paese: "la violenta follia di pochi fanatici rischia di mettere a dura prova il lento, ma costante, processo di democratizzazione"

di Benedetta Verrini

L’organizzazione umanitaria “Soleterre- Strategie di pace” condanna la lunga ondata di attacchi suicidi che negli ultimi giorni ha insanguinato il Medio Oriente e che ieri ha duramente colpito Casablanca. Anche perché, proprio in Marocco, la violenta follia di pochi fanatici rischia di mettere a dura prova il lento, ma costante, processo di democratizzazione che il paese sta da tempo portando avanti. Quella del Marocco è un’area che Soleterre (organizzazione che si propone di promuovere una cultura di pace e di applicazione dei diritti umani) conosce bene: nella municipalità di Sidi Boumehdi, un villaggio della provincia di Settat a 100 km da Casablanca, nella zona cosiddetta dei Beni Meskine, l’associazione opera da tempo attraverso progetti mirati alla creazione di lavoro per le donne, con interventi nelle scuole rurali (situate in aree in cui l’analfabetismo ruota attorno all’80%) e con la realizzazione di progetti finalizzati a garantire alla popolazione il diritto alle cure sanitarie. “Dal Marocco” spiega Damiano Rizzi, uno dei fondatori dell’associazione “ogni giorno partono oltre 90 persone dirette verso l’Europa in cerca di fortuna, un terzo delle quali proviene proprio dalla zona chiamata dei Beni Meskine, ossia “del popolo povero”. E’ da tanta povertà che possono nascere gli estremismi, ed è per questo che, continua Rizzi, “non ha senso pensare di combattere il terrorismo solo con azioni coercitive, ma servono interventi che possano alleviare le terribili condizioni di vita di queste popolazioni. I nostri collaboratori in loco hanno iniziato a temere attentati dopo l’ondata repressiva che ha interessato il paese a seguito delle manifestazioni della popolazione contro la guerra all’Iraq. L’ennesima prova che la repressione aumenta la spirale dell’odio e della violenza”. www.soleterre.it


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