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Irap e coop sociali: devolution selvaggia

Social Job Risponde!!!

di Redazione

Siamo alle prese con le dichiarazioni dei redditi, e scopriamo che i modelli di dichiarazione riportano differenziate aliquote Irap adottate in virtù del potere impositivo regionale. Abbiamo poi saputo che in alcune regioni le cooperative sociali (come la nostra) godono di agevolazioni o addirittura di esenzioni… Cosa è successo e come ci dobbiamo comportare? Emanuele D., email da Alessandria La manovra finanziaria per il 2003 puntava all?esecuzione del primo atto della annunciata riduzione del carico fiscale senza, per questo, recepire alcun ostacolo da inasprimento delle aliquote di tassazione (c.d. addizionali) di competenza degli enti locali: la legge 289/2002 ha pertanto limitato il potere regionale alla ?maggiorazione? delle aliquote d?imposta a partire dal 29 settembre 2002. Nonostante lo ?stop? imposto dalla finanziaria al potere impositivo locale, però, differenti sono le aliquote d?imposta che il contribuente si troverà a fronteggiare a seconda di quanto disposto localmente, anche se dalle stesse potrebbe trarne vantaggi. Ad avvantaggiarsi della riduzione sono anche, oltre a particolari iniziative economiche ritenute meritevoli di agevolazioni, altre realtà del Terzo settore, in primis le onlus e le cooperative sociali. Succede così che le onlus scontano un?imposizione del 3,25% in Toscana, Basilicata e Provincia di Trento, pagano uno 0,25% in più in Umbria ed Emilia Romagna, sono esenti dall?imposta in Friuli V. G., Puglia, Sicilia, Lombardia e Provincia di Bolzano, ma pagano l?imposta piena (4,25%) in Abruzzo, Lazio, Marche, Piemonte e Veneto. Variegata risulta l?imposizione delle cooperative sociali, differenziata dalla distinzione tra cooperative di tipo A e di tipo B: può succedere dunque che siano entrambe esenti da imposta (Sicilia) o entrambe sottoposte a piena tassazione (Puglia o Abruzzo), ma può anche succedere che le prime scontino un?imposizione piena e le seconde usufruiscano di una riduzione d?imposta dell?1% (come nelle Marche). Emerge quindi che sarà arduo districarsi tra le differenti ?variazioni? delle Regioni, il che rinnova il tradizionale stato di disagio della materia.

Antonio Cuonzo


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