Volontariato

Francia, arriva l’aborto a domicilio

La Sanità francese vara alcune regole per gli ospedali e le strutture in cui si effettuano le interruzioni volontarie di gravidanza. Raccomandati gli interventi a casa della paziente e l'utilizzo dei

di Giampaolo Cerri

La Sanità francese ha reso note oggi alcune nuove raccomandazioni per la pratica dell?interruzione volontaria della gravidanza – ivg. Un gruppo di lavoro dell?Agenzia nazionale d?accreditamento e valutazione sanitaria ha infatti realizzato un manuale ?del buon aborto?. Fra le indicazione date agli ospedali ci sono la formazione di medici in grado di pubblicare ivg tardive, migliorare l?accoglienza nei centri in cui si abortisce e realizzare gli interventi anche a domicilio. L?agenzia ha lavorato per spostare il termine legale dell?Iva da 10 a 12 settimane. ?Gli avversari di questa possibilità utilizzavano spesso l?argomento della pericolosita? ha dichiarato al quotidiano Libération Bruno Carbonne, medico ginecologo dell?ospedale di Saint-Antoine, ?mentre i dati dimostrano che le complicazioni in caso di aborto così avanzato sono estremamente ridotte: l?0,7% dei casi. Il rischio esiste ma le sue proporzioni rimangono accettabili?. L?Agenzia ha infatti previsto che ?al di là della 10 settimana l?Ivg debba essere effettuata in strutture che abbiano le adeguate postazioni tecnico-chirurgiche? Altre raccomandazioni riguardano l?accoglienza delle donne che chiedono di abortire: ?Ogni paziente che richieda l?Ivg?, scrive l?Agenzia, ?deve ottenere un incontro entro i 5 giorni successivi, l?accesso all?Ivg deve essere semplice e rapido e ogni struttura deve disporre di una linea telefonica espressamente dedicata all?attività di accoglienza?. Infine la novità dell?aborto a domicilio. Fino a cinque settimane, raccomanda l?Agenzia, l?Ivg potrà essere praticata a casa della paziente attraverso l?uso di farmaci come Ru 486 e prostaglandine. Attualmente ogni aborto richiede un periodo d?osservazione di almeno 3 ore. Con l?introduzione dell?Ivg domiciliare, i francesi contano di poter aumentare ill ricorso agli aborti trattati con i farmaci che attualmente riguardano solo 1 caso su 5.


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