Povertà
Foggia, un pomeriggio al Banco Alimentare che aiuta 21mila persone
Sono 120 le strutture caritatevoli convenzionate al Banco Alimentare della Daunia “Francesco Vassalli”. Associazioni, parrocchie, realtà sociali che donano pacchi alle famiglie, distribuiscono cibo ai senza dimora o realizzano mense per i poveri. Aumentano gli anziani che vivono in condizione di povertà. Il racconto di un pomeriggio tra operatori e volontari
L’automobile che ha appena parcheggiato davanti all’ingresso del Banco alimentare della Daunia “Francesco Vassalli” non è particolarmente grande, ma è abbastanza spaziosa per far entrare i pacchi previsti. Giusi Di Girolamo è venuta da sola a ritirare le scatole con gli alimenti che distribuirà fra le persone e le famiglie che segue come direttrice della Caritas diocesana Foggia-Bovino. Ad aiutarla a caricare il materiale ci pensano due volontari del servizio civile universale. Gianluca Russo, intanto, segue tutto il lavoro e suggerisce come distribuire al meglio le scatole all’interno della macchina. «Ormai ho abbastanza esperienza per capire ad occhio cosa entra più facilmente e come sistemarla». Del resto, è dal 2009 che dirige e porta avanti le attività dell’organizzazione di volontariato che aderisce alla Rete Banco Alimentare, ormai punto di riferimento di 120 strutture caritatevoli che vanno dalla provincia di Foggia alla BAT (Barletta, Andria, Trani) fino alla Basilicata, che aiutano oltre 20mila persone che vivono in situazioni di difficoltà economiche.
«Quando abbiamo iniziato l’attività erano solo sei gli enti convenzionati al Banco, mentre oggi ne sono 120. Parliamo di associazioni, parrocchie, realtà che assistono 20.954 persone. Oggi la povertà è molto cambiata perché le famiglie monoreddito, i padri separati, gli anziani con una piccola pensione sociale, rientrano nella fascia di povertà. Il vero ammortizzatore sociale qui al Sud, ed in particolare a Foggia, resta la famiglia, che riesce a sostenere le fragilità familiari e ad aiutarsi reciprocamente».
Il vero ammortizzatore sociale qui al Sud, ed in particolare a Foggia, resta la famiglia, che riesce a sostenere le fragilità familiari e ad aiutarsi reciprocamente
— Gianluca Russo
Russo, poi, snocciola altri dati che aiutano a comprendere meglio i profili di chi necessita di un aiuto alimentare: «Il dato è riferito a 99 strutture delle 120 convenzionate e ci dice che i beneficiari uomini sono 7.055, le donne 7.245, i minori di 16 anni 3.606. Le persone da 16 a 64 anni sono 1.021, mentre dai 64 anni in su sono 9.673. Questo dato rileva che gli anziani vivono una forma di povertà molto alta, spesso accompagnata anche da una povertà fatta di solitudine». Poi arriva un altro mezzo. Questa volta è un’associazione di evangelisti della provincia di Foggia. I pacchi da consegnare sono già allineati. I volontari caricano il materiale, firmano la bolla e ripartono, sempre con l’obiettivo di distribuire gli alimenti a famiglie e persone che seguono quotidianamente.
Trascorrere una mattina o un pomeriggio al Banco alimentare della Daunia vuol dire entrare in relazione con tante storie, con tante realtà del territorio che in modo diverso si prendono cura dei più poveri. Arrivano con automobili, treruote, camion, furgoni, ciascuno in base al mezzo che ha sua disposizione. Ma tutti con lo stesso obiettivo: riempire i mezzi di prodotti alimentari da distribuire alle persone assistite. Ed i numeri del Banco Alimentare spiegano bene l’attività che si svolge nel magazzino. «Dall’1 gennaio al 26 ottobre 2023 sono usciti 878.249 kg di prodotti alimentari, per un valore economico pari a 2.353.933 euro» illustra Russo. «Nello spesso periodo di tempo preso in considerazione, invece, sono entrati 1.00.865 kg di prodotti, per un valore economico pari a 2.693.030 euro. I canali di approvvigionamento sono molteplici: aziende alimentari che si occupano di produzione, trasformazione, commercio; supermercati; Colletta Alimentare. Per quanto riguarda la ristorazione» evidenzia Russo «su Foggia presso lo stabilimento Leonardo ritiriamo cibo cotto dalla mensa per donarlo ad una struttura convenzionata che ad Ortona Nova gestisce una mensa per i poveri. Ma il nostro maggiore fornitore resta il Fondo di aiuti europei agli indigenti. Purtroppo le aziende in questi anni hanno un po’ rallentato le donazioni, un po’ perché il magazzino è un costo, un po’ perché si vende di meno, un po’ a causa degli eventi nazionali ed internazionali, basti pensare alla guerra in Ucraina».
Mense per i poveri, distribuzione dei pacchi, servizio in strada, consegne domiciliari. Ogni realtà coinvolta segue famiglie, singoli, senza dimora, anziani. Nuove e vecchie povertà che nelle mense dei poveri e nelle associazioni che si servono presso il Banco Alimentare della Daunia trovano un sostegno concreto contro la fame. E la prossima sfida sarà quella di migliorare i numeri della Colletta Alimentare dello scorso anno, che grazie alla presenza di oltre 1.000 volontari permise di raccogliere 30.604,50 kg di alimenti a lunga conservazione, tra alimenti per l’infanzia, tonno e carne in scatola, olio, legumi, pelati, pasta, biscotti e tanto altro. Il prossimo appuntamento con la “Giornata Nazionale della Colletta Alimentare”, promossa dalla Fondazione Banco Alimentare onlus, è in programma sabato 18 novembre 2023. In circa 11.000 supermercati in tutta Italia si potranno acquistare alimenti non deperibili da donare alle persone in difficoltà, aiutate dalle organizzazioni partner territoriali convenzionate con le 21 sedi Banco Alimentare. Tra cui quella della Daunia, che dalla mattina alla sera riceve i mezzi dei volontari impegnati a recuperare i pacchi da donare agli indigenti. «La nostra è un’attività atipica» conclude Russo «perché dipendiamo dagli altri: dall’azienda che ha un cuore grande e decide di fare una donazione o perché ha un prodotto in scadenza e decide di donarlo, purché sia ancora consumabile».
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