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Le ong accusano, Mantica risponde. Il governo italiano ci penalizza con la politica e i fondi

I pochi stanziamenti, solo alle ong amiche, il budget 2003 inferiore di 61 milioni di euro. Il sottosegretario agli esteri risponde.

di Riccardo Bonacina

“Oggi una cooperazione allo sviluppo libera da interessi economici o politici e che semplicemente vuole dare una risposta ai bisogni non interessa più nessuno”. Guido Barbera, vicepresidente dell?Associazione delle ong italiane, inizia così il suo intervento al seminario proposto dal Ciai a Civitas e dedicato alla cooperazione. Soppesa le parole, c?è amarezza. Amare riflessioni, ma anche accuse specifiche. Civitas 2003 è stata, anche, il palcoscenico di tutti i disagi e le difficoltà del non governativo italiano, fatto di oltre 170 realtà e associazioni impegnate a portare la solidarietà concreta degli italiani in 70 Paesi del mondo. Si sfoga Guido Barbera; accusa Sergio Marelli, presidente dell?Associazione delle ong. Durissima anche Eveline Herfkens, coordinatrice della campagna Onu sugli obiettivi del millennio. In quattro giorni e la lodevole partecipazione a ben 13 convegni (ma ne ho persi 107!), riempio il taccuino di appunti. Il j?accuse è pesante e circostanziato. Lo sintetizziamo in cinque nodi e telefoniamo al ministero degli Esteri in cerca di un interlocutore autorevole. Il senatore Alfredo Mantica (An), sottosegretario, non si fa pregare a rispondere. Vita: Qualche giorno fa l?on. Landi di Chiavenna ha detto che vanno sostenute solo le ong amiche della maggioranza. Pochi giorni fa, l?ambasciatore italiano a Bagdad, in un?incontro con i nostri cooperanti ha ribadito che saranno sostenute solo le ong che faranno abiura dei principi del Tavolo di solidarietà alle popolazioni irachene. L?accusa recita: nessun esponente del governo, di fronte alla gravità evidente di queste affermazioni, si è sentito in dovere di intervenire, precisare, sconfessare. Pazzesco, no? Alfredo Mantica: Vede, non posso rispondere a tutti i parlamentari della maggioranza. Se dovessimo rincorrere ogni sparata? Gli amici delle ong, però, dovrebbero stare tranquilli, sanno che nei fatti non c?è nessuna intenzione del governo di procedere per valutazioni politiche. Strada non solo ingiusta e insensata, ma persino impraticabile. Si pone invece un problema di carattere generale. L?Italia sarà protagonista di una missione umanitaria sostenuta da un apparato di sicurezza. Credo di poter anticipare che opereremo nella zona di Bassora, una regione, come è noto, il cui comando è stato affidato alle forze inglesi. Credo che in quell?area si concentreranno anche le azioni umanitarie di altri Paesi dell?Unione Europea, e stiamo lavorando perché anche l?Ue in quanto tale si impegni in un?azione diretta. Il problema, non del governo, ma per le ong è accettare le linee di comando previste per la sicurezza delle azioni civili e del territorio. Ognuno è libero di scegliere se operare o meno, ma certo se opererà non potrà non tener presente la linea di comando e le sue funzioni. Vita: Le ong stanno raccogliendo su scheda i crediti che vantano rispetto al ministero degli Esteri. Su 36 schede compilate ad oggi, già emergono crediti per progetti, già realizzati o in corso, di 13 milioni di euro! Una situazione insostenibile anche per qualsiasi piccola impresa… Non si uccidono così anche i cavalli? Mantica: Su questo punto le ong hanno davvero ragione. Ma non è un problema nuovo. Ci sono due vie d?uscita. La prima utopica: cambiare i criteri contabili dello Stato italiano. La seconda percorribile: fare un emendamento alla legge n. 49 che permetta di liquidare le competenze alle ong dietro presentazione di documenti certificati e con la clausola di poter effettuare verifiche sulla veridicità della documentazione. Io sono impegnato personalmente su questa seconda strada, spero che le ong mi appoggino. Vita: Le ong sostengono che sullo stanziamento 2002 per la cooperazione allo sviluppo di 99 milioni di euro lo Stato ne ha risparmiato impropriamente 28. Impropriamente perché non sono stati valutati oltre 250 progetti presentati. Addirittura sostengono che un ?direzionale? del 19 dicembre fu fatto saltare appositamente. Mantica: C?è una ragione che spiega il fatto che il ?direzionale?, che valuta e decide sui progetti, non sia stato convocato da qualche mese. Tutti sanno che c?è stato un cambio di ministro e di direttore generale. Il ?direzionale? si farà presto. Vita: Le ong si chiedono come mai per gli aiuti all?Iraq sia stata stanziata proprio la cifra di 28 milioni di euro. Guarda a caso… Mantica: Qui siamo alla dietrologia. Intanto la cifra in questione è di 25 milioni. E poi abbiamo solo anticipato tale cifra dal budget della cooperazione (così come altri ministeri) per dare copertura al decreto legge sull?intervento in Iraq. Quando il decreto sarà convertito in legge quei soldi torneranno nel nostro budget. Vita: L?ultima accusa: per il 2003 per la cooperazione sono stanziati solo 38 milioni di euro, 61 in meno del 2002. Mantica: Vede, sulla sola Africa in direzionale giacciono progetti per 54 milioni di euro. Essendo in ritardo sulla valutazione e assegnazione capirete come quella cifra di 38 milioni sia bugiarda. Dal 2000 ad oggi i fondi destinati alle ong sono sempre aumentati. E non diminuiranno quest?anno.


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