Comitato editoriale Airc

Al Quirinale, al via I giorni della Ricerca

Fondazione Airc ha destinato alla ricerca oltre 137 milioni di euro nel solo 2023. Mattarella premia Andrea Necchi del San Raffaele, Mara Venier, Federfarma e Antonio Pescapé della Federico II

di Redazione

Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella in occasione della cerimonia di celebrazione de “I Giorni della Ricerca”

 alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, si è tenuta al Palazzo del Quirinale l’annuale cerimonia dedicata a Fondazione AIRC, appuntamento che apre I Giorni della Ricerca, iniziativa che dal 1995 informa l’opinione pubblica sui più recenti progressi della ricerca oncologica, dalla prevenzione, diagnosi e cura del cancro, e coinvolge i cittadini alla donazione per sostenere le carriere dei giovani ricercatori e nuovi programmi scientifici. Oltre 137 milioni di euro nel solo 2023 destinati a 6.000 ricercatori e ricercatrici al lavoro prevalentemente in istituzioni pubbliche.

Presenti il Ministro della salute Orazio Schillaci, il Ministro dell’università e della ricerca Anna Maria Bernini, il presidente Andrea Sironi e il direttore scientifico Federico Caligaris Cappio di Fondazione Airc, Luca Boldrini, medico e ricercatore presso il Policlinico Gemelli di Roma. Insieme, hanno presentato al Presidente Sergio Mattarella i risultati di un anno di lavoro per la prevenzione, la diagnosi e la cura del cancro. 

«L’Italia ha una lunga storia di eccellenza nella ricerca scientifica ma, mentre altri Paesi europei hanno aumentato gli investimenti, nel nostro Paese investiamo ancora troppo poco» ha dichiarato Andrea Sironi. «Dalla crisi del 2008 la spesa pubblica in ricerca e sviluppo ha subito una costante riduzione ed è scesa allo 0,55% del PIL per risalire solo negli ultimi tre anni allo 0,65%. Sommando la spesa privata a quella pubblica si arriva a 1,46% del PIL, un valore molto inferiore a quello delle principali economie dell’Unione Europea (Francia al 2,45%, Germania sopra al 3%). A fronte di questi dati, la comunità scientifica italiana si trova a fronteggiare una situazione complessa che mette a rischio la capacità del Paese di competere globalmente e di attrarre e trattenere i giovani più capaci e promettenti, quei giovani che noi stessi formiamo nelle nostre università con investimenti significativi. Occorre investire per invertire questa tendenza dal momento che il cancro resta un’emergenza nazionale e la ricerca scientifica è l’unica vera arma che abbiamo per combattere il cancro al fianco della prevenzione e della diagnosi precoce. Un impegno per il quale AIRC intende fare la sua parte in sinergia con il governo, le istituzioni accademiche e le imprese». 

«Complessità e competenza sono le due parole che delineano con chiarezza le problematiche legate alla ricerca sul cancro e rendono ragione del legame inscindibile tra ricerca scientifica e progressi terapeutici in oncologia. Complessità perché il cancro è un intricato labirinto medico-biologico che sfida le menti migliori, e competenza perché problemi complessi richiedono competenze specifiche, approfondite e interdisciplinari. La curiosità è la scintilla che accende la ricerca ma è la competenza che la governa» ha spiegato Federico Caligaris Cappio. «I risultati della ricerca vengono misurati innanzitutto in termini di pubblicazioni scientifiche e, validati a livello internazionale. I ricercatori sostenuti da AIRC hanno ottenuto traguardi significativi che hanno aperto o stanno aprendo la strada a nuovi percorsi diagnostico-terapeutici e stanno modificando le strategie con cui i medici affrontano determinati tipi di tumore. La ricerca si traduce in ricadute concrete e vantaggiose per l’intera comunità in termini di diagnosi precoce, trattamenti innovativi e miglioramento della qualità di vita. Al contempo la consapevolezza che i risultati favorevoli non riguardano ancora tutti i tipi di tumore detta la necessità di continuare a ‘lavorare’ per le tante situazioni che mancano ancora di risposte efficaci. AIRC raccoglie questa sfida potenziando le proprie modalità di programmazione e finanziamento della migliore ricerca sul cancro in Italia». 

«Io sono un medico, oncologo radioterapista del Policlinico Gemelli di Roma, ma sono anche un ricercatore» ha ricordato Luca Boldrini. «Nella parola ‘ricerca’ ha eco il Latino circum, ‘attorno’, che descrive l’andare in cerchio, proprio come fa chi vuol trovare qualcosa. Sono uno di quelli che girano in cerchio cercando risposte nel proprio circum, nel proprio ‘attorno’, che per me è rappresentato dalla ricerca clinica e traslazionale in oncologia. Ricerca quindi non lontana dalla realtà dell’attività clinica, non relegata alla teoria, ma che scalpita per uscire dal laboratorio e chiudere la distanza che separa l’idea dall’esperimento. La teoria, dalla cura. Il microscopio, dalla persona. AIRC sostiene anche questo tipo di ricerca con un bando pensato per i giovani ricercatori clinici, per i medici che fanno ricerca. Sono uno dei primissimi ricercatori cui AIRC ha dato fiducia nella prima edizione di questo bando, il Next Generation Clinician Scientist. Sento grande la responsabilità di confermare la bontà di questo investimento, di tradurre la nostra speranza in risultati concreti che possano giovare ai pazienti già tra tre anni, quando inizierà la fase che noi chiamiamo “interventistica” del mio progetto. Questo è AIRC per me: fiducia, responsabilità, collaborazione, visione e futuro». 

Nel corso della Cerimonia è stata ricordata la vicinanza ad Airc del Presidente Emerito Giorgio Napolitano, scomparso il 22 settembre, sottolineando quanto abbia valorizzato, nei nove anni del suo mandato, i risultati della ricerca sul cancro del presente e incoraggiato quelli del futuro. 

Al termine della cerimonia, il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha consegnato quattro importanti riconoscimenti a scienziati e sostenitori di Airc (Qui la registrazione della premiazione)

Il Premio “Beppe Della Porta” è stato assegnato allo scienziato Andrea Necchi dell’Ospedale San Raffaele di Milano per gli studi pionieristici sull’utilizzo dell’immunoterapia neoadiuvante nel carcinoma della vescica. 

Il Premio AIRC “Credere nella Ricerca” è stato attribuito a: 

Mara Venier per il suo impegno continuativo a fianco di Fondazione Airc. Da oltre venticinque anni, con le sue trasmissioni televisive, comunica a un pubblico ampio ed eterogeneo il valore della ricerca raccontando, con autentico coinvolgimento, le storie di chi ha affrontato la malattia e l’impegno dei ricercatori, coinvolgendo il pubblico alla donazione e contribuendo così a sostenere la ricerca sul cancro. 

Federfarma, Federazione nazionale che rappresenta oltre 18.000 farmacie italiane, a fianco di Fondazione Airc da sei anni, per l’impegno profuso nel coinvolgere il proprio network in attività di sensibilizzazione rivolte ai cittadini e in iniziative di raccolta fondi per il sostegno alla ricerca sul cancro, confermando il ruolo della farmacia quale interlocutore di prossimità privilegiato sui temi della prevenzione e dell’informazione. 

Antonio Pescapé, professore ordinario di Sistemi di elaborazione dell’informazione e delegato del Rettore all’Innovazione e alla terza missione dell’Università Federico II di Napoli, per aver contribuito a diffondere la conoscenza della missione di Fondazione Airc tra le nuove generazioni sostenendo lo sviluppo di AirCampus, progetto di divulgazione dedicato agli studenti universitari, favorendo il risveglio della loro curiosità per la ricerca scientifica e incoraggiando la loro sensibilità verso temi di rilevanza sociale quale il cancro. 

Foto dal sito del Quirinale


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