Innovazione sociale

Adriano SiCura, l’altra faccia di Milano

Il progetto, che ha come capofila la cooperativa sociale Proges, per l'ampiezza della rete dei soggetti coinvolti e la lunghezza di visione si candida a diventare un laboratorio di sviluppo urbano in cui è molto evidente lo scarto con la narrazione della Milano dei grattacieli, dei costi esorbitati di affitti e abitazione, delle grandi multinazionali e dei fondi di investimento

di Redazione

Uno sportello di ascolto e di orientamento, aperto alla comunità, e un ambulatorio socio-sanitario nei quali opera un’équipe multiprofessionale per rispondere alla presa in carico precoce e tempestiva delle esigenze sanitarie delle persone anziane: la nuova rete di prossimità e supporto per la salute nella terza età Adriano SiCura, presentata ieri con un evento pubblico, si appresta a diventare un punto di riferimento nel sistema di welfare e servizi del quartiere Adriano, nel nord-est di Milano. 

Ma non solo. Questo progetto per l’ampiezza della rete dei soggetti coinvolti e la lunghezza di visione si candida a diventare un laboratorio di sviluppo urbano in cui è molto evidente lo scarto con la narrazione della Milano internazionale dei grattacieli, dei costi esorbitati di affitti e abitazione, delle grandi multinazionali e dei fondi di investimento. In questo contesto si proverà a costruire una comunità della cura integrata allo sviluppo produttivo di un quartiere della profonda periferia che si appresta ad accoglie uffici per 5mila posti.

Adriano SiCura nasce con il sostegno di Fondazione Cariplo e progetto rappresenta un ulteriore arricchimento dell’offerta polifunzionale dell’Adriano Community Center, garantendo un nuovo e importante presidio per la comunità locale e un’esperienza innovativa e partecipata all’interno di un centro che è modello, a Milano e non solo, di cura e di supporto per la cittadinanza di quartiere. L’ente capofila è la cooperativa sociale Proges.

Il progetto è stato inaugurato alla presenza delle istituzioni cittadine, con la partecipazione dell’assessore al Welfare e Salute del Comune di Milano Lamberto Bertolé, dell’assessora al Welfare del Municipio 2 Donatella Ronchi e di tutti i partner, che in una tavola rotonda condotta dal direttore di VITA Stefano Arduini negli spazi del punto di comunità Magnete – anch’esso parte dell’ecosistema di Adriano Community Center – hanno potuto raccontare caratteristiche e specificità del nuovo servizio. All’incontro ha partecipato anche don Virginio Colmegna.

«Potenziare i servizi di territorio perché le risposte ai bisogni siano sempre più vicine ai cittadini e alle cittadine è un compito che deve vederci tutti concentrati sull’obiettivo di costruire a questo scopo un’alleanza virtuosa che comprenda le istituzioni, il Terzo settore, il mondo sanitario, i privati», ha dichiarato l’assessore al Welfare e Salute Lamberto Bertolé (foto qui sotto): «In una società in cui l’aspettativa di vita si è di molto allungata, ma gli anziani convivono spesso con malattie croniche che li rendono meno autosufficienti e senza il supporto dei loro familiari è fondamentale costruire attorno a loro una rete di sostegno che si estenda nei quartieri e che possa intercettare le difficoltà e le vulnerabilità di ciascuno, intervenendo tempestivamente. Per questo non possiamo che essere soddisfatti del fatto che la rete Adriano SiCura sia diventata un tassello di questo composito puzzle di risposte che sta prendendo forma nel corso di questi anni».

L’assessora al Welfare del Municipio 2 Donatella Ronchi ha sottolineato invece come «I progetti di questo tipo sono sempre benvenuti ed è importante per noi riuscire a valorizzarli mettendoli a sistema e in dialogo gli uni con gli altri. Per il territorio è fondamentale riuscire a creare una vera e propria rete di servizi, evitando che iniziative virtuose come questa rimangano isolate».

Adriano SiCura offre servizi di diversa natura con l’obiettivo di rispondere alle esigenze di cura delle patologie geriatriche – o a quelle ad esse assimilabili – con livelli di intervento che spaziano dalla consulenza, orientamento, facilitazione, monitoraggio ed educazione sanitaria fino alla presa in carico assistenziale, infermieristica, medico-specialistica, psico-educativa, anche in situazioni di emergenza. Un’attenzione speciale è dedicata ai servizi per la demenza, dal supporto psicologico individuale e di gruppo – anche con metodologie avanzate come l’Emdr – al Centro d’Incontro, al Fab Lab e alle terapie non farmacologiche di stimolazione cognitiva, neuropsicomotricità, gruppi di conversazione e  terapia occupazionale.

Il centro si dedicherà ad una attività, capillare e sistematica nelle relazioni sul territorio, di intercettazione precoce del bisogno, anche inespresso, operando tra condomini, esercizi commerciali, studi medici, farmacie, circoli, associazioni, parrocchie, con l’obiettivo di anticipare e prevenire le situazioni di fragilità.

Lo sportello e centro di servizi assistenziali poggerà infatti sul lavoro di un’ampia squadra di assistenti sociali, infermieri di famiglia e comunità, medici specialisti, psicologi, Oss di quartiere, neuro-psicomotricisti, educatori, mediatori socio-culturali, volontari: un collettivo integrato di risorse e professionalità, impegnato a supportare la creazione e lo sviluppo di una comunità locale presente e amichevole, attenta nei confronti della vulnerabilità grazie a forti legami di prossimità, reciproco aiuto e riconoscimento.

«La creazione di una rete socio-sanitaria di prossimità, in grado di affiancare e integrare i servizi offerte dalle Rsa, rappresenta una risposta al bisogno crescente di cure anche al di fuori delle strutture sanitarie tradizionali. Il forte radicamento sul territorio, il rapporto con la comunità del quartiere Adriano e la duplice dimensione sociale e medica dell’iniziativa rappresentano a nostro avviso le caratteristiche vincenti del progetto. Credo che nel suo complesso l’Adriano Community Center si proponga come un modello di riferimento che potrebbe essere esportato anche in altre zone della città e della regione» ha commentato Angela Robbe, regional manager di Proges in Lombardia.

La tavola rotonda nel corso dell’evento di presentazione è proseguita con gli interventi dei partner e operatori del progetto: Rita Origo, presidente di Ama- Associazione Malati Alzheimer Milano, Eleonora Chiavari, presidente di associazione Atelier della Mente, Lara Luppi, direttore operativo di Spazio Aperto Servizi cooperativa sociale, Annalisa Pelacci, responsabile progettazione di Proges , Raimondo Chiaramonte, infermiere di famiglia e comunità Asst Fatebenefratelli-Sacco, Giovanni Santilio, responsabile gestione volontari della associazione Amici di Casa della Carità, Vera Erenburg, project manager di Circolo Industria Scenica cooperativa sociale, Francesca Pozzoli, ricercatrice di Ars-Associazione per la Ricerca Sociale. 

L’inaugurazione di Adriano SiCura ha anticipato l’organizzazione degli Adriano Community Days, il festival diffuso di eventi culturali per il quartiere Adriano, negli spazi di Magnete, che si concluderà domenica 29 ottobre.

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