Mondo

Sars: migliora la situazione in Vietnam e Canada

Rimane il punto di domanda sulla Cina. Lo dice Harlem Brundtland, direttore generale dell'Organizzazione mondiale della sanita'

di Redazione

La Sars si e’ fermata in alcune aree, ma soprattutto in Cina costituisce fonte di grande preoccupazione. Fortunatamente pero’ la zona in cui l’impatto sarebbe piu’ dirompente, e cioe’ i paesi piu’ poveri, appaiono tuttora esenti dalla polmonite atipica. Lo ha dichiarato questa mattina Gro Harlem Brundtland, direttore generale dell’Organizzazione mondiale della sanita’ (Oms). In visita a Bruxelles per un incontro con il commissario competente per le questioni sanitarie David Byrne, nel pomeriggio partecipera’ alla riunione sulla Sars dei quindici ministri della Sanita’ dell’Unione Europea, tra cui l’italiano Girolamo Sirchia. ”Ancora non disponiamo di un quadro completo – ha dichiarato Brundtland – possiamo pero’ dire che vi sono varie aree in cui la malattia e’ in regresso. Cosi’ in Vietnam non si registrano nuove infezioni da oltre 20 giorni, per cui possiamo dichiarare il paese non piu’ a rischio. E in Canada, in particolare a Toronto, il numero di casi e’ in costante calo”. Soprattutto, al momento non si registra alcun caso nei paesi in via di sviluppo, quelli cioe’ dalle piu’ deboli infrastrutture sanitarie: ”a tutt’oggi – ha proseguito il direttore generale dell’Oms – possiamo dire che i 28 paesi in cui si registrano casi di Sars sono tutti Stati con strutture sanitarie funzionanti”. Particolari preoccupazioni desta pero’ invece ancora la Cina: ”si registrano – afferma ancora Brundtland – numerosi casi ogni giorno in numerose province del paese. Soprattutto nell’entroterra cinese vi e’ l’urgente bisogno di migliorare il contenimento del contagio”. Il direttore generale ha inoltre annunciato di aver inviato tecnici anche a Taiwan per la valutazione della situazione nell’isola.


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