Inclusione

A scuola di inclusione: un progetto in 10 città per gli studenti delle superiori

Un progetto in collaborazione con Repubblica, Dynamo Academy, B4I e Affari Pubblici, stimolerà gli studenti delle scuole superiori nel trovare piccole soluzioni concrete a cinque delle più importanti cause di esclusione sociale: la povertà, la disabilità, il background migratorio, il gender gap e la salute mentale. Dieci le città coinvolte: Milano, Bari, Padova, Genova, Palermo, Torino, Napoli, Roma, Firenze, Bologna

di Sabina Pignataro

Rendere consapevoli e protagonisti attivi i giovani delle scuole superiori su cinque delle più grandi cause di esclusione sociale: la povertà, la disabilità, il gender gap, il background migratorio e il disagio mentale. Per farlo, l’Università Bocconi, in collaborazione con la Repubblica e Dynamo Academy e con il supporto dell’acceleratore B4i – Bocconi for Innovation e Affari Pubblici, ha creato ‘A scuola di inclusione’, un progetto che si propone di stimolare gli studenti superiori ad affrontare in modo costruttivo le sfide poste da queste cinque cause di esclusione sociale, portandoli a progettare interventi concreti che possano mitigarne l’impatto negativo.

Dopo il lancio, il progetto si articolerà in dieci tappe sul territorio tra ottobre e dicembre: Milano, Bari, Padova, Genova, Palermo, Torino, Napoli, Roma, Firenze, Bologna. In ciascuna tappa, gli studenti avranno l’opportunità di conoscere ed entrare in contatto con un ente del Terzo Settore che, con le sue attività, contrasta l’esclusione sociale generata da una delle cinque cause di esclusione (questi tutti gli enti coinvolti negli incontri: Progetto Itaca, Il Ce.Sto., Ecomuseo Mare Memoria Viva, Asai, Le Kassandre, Dynamo Camp, Rete al femminile) e di ascoltare le testimonianze degli amministratori locali impegnati sul tema.

Inoltre, ad ogni tappa, un professore della Bocconi (Vincenzo Perrone, Rachele Anconetani, Alfredo Biffi, Giuliana Baldassarre, Gabriella Bagnato e Alexander Hiedemann) o un esperto dell’acceleratore B4i daranno loro alcuni consigli metodologici sul come realizzare un progetto, una cassetta degli attrezzi per agevolare il compito dei ragazzi.  

Dopodiché, divisi in team, potranno scegliere se lavorare sulla tematica ascoltata nella propria tappa, oppure scegliere uno degli altri quattro temi. Una volta iscritti all’iniziativa (c’è tempo dal 20 ottobre 2023 fino al 31 gennaio 2024) gli studenti dovranno mettere a punto un progetto che abbia un impatto sociale su un proprio ‘territorio’ di riferimento (per esempio, la propria scuola, comunità, città) e proporlo entro il 29 marzo 2024.

Il progetto si concluderà poi il 14 maggio a Roma con un evento finale durante il quale saranno presentati i lavori dei ragazzi che meglio risponderanno a questi cinque criteri di valutazione: approfondimento del contesto di riferimento; originalità della proposta; fattibilità dell’attività; raggiungimento degli obiettivi di impatto sociale identificati; creatività dell’elaborato finale del progetto presentato.

«I ragazzi oggi sono sensibili ai temi dell’inclusione in ogni campo: desiderano informarsi e agire. Spetta a noi fornire conoscenze e strumenti e a creare il contesto perché possano dare concretezza al loro desiderio di crescere e di sviluppare comunità per tutti. Un contesto prima di tutto educativo che sia aperto alle discipline piu’ diverse e che preveda sempre una sperimentazione concreta», commenta Serena Porcari, Presidente e Ceo Dynamo Academy e Ceo Dynamo Camp. «La responsabilità di Dynamo in questo straordinario progetto è di supportare i partner nello sforzo di creazione del contesto ambientale, progettuale e educativo ideale per attivare l’inclusione. Siamo molto fieri e felici come Dynamo Academy e Dynamo Camp di partecipare con Bocconi e Repubblica a questa sfida molto concreta e che sono certa sarà coinvolgente anche per i giovani, che, come sappiamo da 20 anni di lavoro sull’inclusione, hanno molto da esprimere e sono desiderosi di fare».

Foto in apertura: alexis-brown by unsplash

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