Non profit

Misericordie, rete europea per i giovani

I vertici della confederazione nazionale di ritorno da Parigi, dove si sono incontrati volontari italiani, francesi, portoghesi e lussemburghesi

di Giampaolo Cerri

Una rete europea di giovani che diffonda il messaggio delle Misericordie e lavori per potenziare i servizi di assistenza ai più deboli. E? uno dei risultati concreti emersi dall?incontro tra i giovani confratelli di Italia, Francia, Portogallo e Lussemburgo che si sono riuniti nel fine settimana appena trascorso a Parigi. Trenta ragazzi, in rappresentanza di centinaia di migliaia di volontari quotidianamente impegnati in servizi socio-sanitari in vari paesi del continente. Proprio per coordinare il loro lavoro, nell?aprile scorso, a Roma, è stata creata l?Unione europea delle Misericordie, con sede a Firenze, presieduta dal portoghese padre Vitor Melicias coadiuvato da Gianfranco Gambelli, vice-presidente, presidente della Confederazione nazionale delle Misericordie d?Italia. Tra i temi affrontati nel corso della due giorni francese anche le iniziative da adottare vista la sempre maggiore importanza delle istituzioni europee. Per questo saranno messi a punto progetti da attuare a livello continentale, sfruttando anche i fondi comunitari. In questa ottica le Misericordie favoriranno anche l?allargamento a est delle strutture delle Confraternite, coinvolgendo nella propria attività, ad esempio, la Polonia. ?L?obiettivo ? hanno spiegato Milicias e Gambelli ? è quello di seguire con sempre maggiore decisione un percorso che ci porti a una maggiore diffusione della civiltà dell?amore e della cultura della carità?. Il prossimo appuntamento del consiglio delle Misericordie d?Europa è previsto per il 15 settembre in Lussemburgo. L?Unione europea delle Misericordie raccoglie circa un milione di volontari di sette paesi diversi: Italia, Francia, Lussemburgo, Portogallo, Spagna, Bielorussia e Ucraina. In Italia le Confraternite di Misericordia sono più di 600 con 670 mila iscritti. Molteplici i campi di intervento: dall?emergenza medica all?assistenza ai disabili, dalla protezione civile alla donazione di sangue e organi.


Qualsiasi donazione, piccola o grande, è
fondamentale per supportare il lavoro di VITA