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E’ legge il decreto contro la violenza negli stadi

Prevede la cosiddetta “flagranza differita”, cioè la possibilità di arrestare chi si rende protagonista di atti di violenza o di teppismo durante le competizioni sportive fino a 36 ore dopo il fatto

di Benedetta Verrini

Misure più severe per contrastare la violenza negli stadi: le prevede la legge che ha convertito definitivamente il decreto-legge 28/2003.
Il dispositivo introduce la cosiddetta ?flagranza differita?, cioè la possibilità di arrestare chi si rende protagonista di atti di violenza o di teppismo durante le competizioni sportive fino a 36 ore dopo il fatto, qualora la polizia giudiziaria non possa eseguire immediatamente l?arresto, ma abbia acquisito prove nell?immediatezza dell?evento.
Viene in questo modo ridotto il rischio del coinvolgimento di persone estranee ai fatti violenti, presenti solo per assistere all?evento sportivo. È prevista, inoltre, la possibilità di utilizzare il materiale video – fotografico ripreso al momento dei disordini, che servirà a documentare l?accaduto e ad evitare accuse infondate o esagerate. In sede di conversione in legge è stata introdotta anche una norma che prevede l?arresto da 3 a 18 mesi e un?ammenda da 150 a 500 euro per coloro che, nei luoghi in cui si svolgono manifestazioni sportive, vengano trovati in possesso di razzi, bengala, fuochi artificiali e petardi ovvero di altri strumenti per l’emissione di fumo o di gas visibile.

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