Formazione

Il virus senza frontiere

Un aneddoto sulla Sars. Proteggersi? Neanche la prima classe protegge più... (di Duccio Canestrini).

di Redazione

I virus? Rappresentano la fine del mondo ?garantito?. Duccio Canestrini, il maggiore esperto di turismo responsabile, ci ha fatto avere questo breve aneddoto tratto da un suo vecchio libro, Turpi tropici. Metafora della nuova paura scatenata dalla Sars. Allora”, disse divertito Rutilio distogliendo lo sguardo, “non mi resta che augurarti un buen retiro nel tuo paradiso incontaminato di Playa Virgen”. “Non dire stronzate. Se c?è uno che non crede ai paradisi, beh, ce l?hai davanti. Ho sempre lavorato per la contaminazione, io”. “Sarebbe a dire?” Bertrand appoggiò i gomiti pelosi sul tavolino. “Ascolta. Non c?è assolutamente niente che io e te possiamo fare per impedire il frittatone, a Playa Virgen come a Tokyo. Il frittatone, mi spiego? Tutto il mondo sta andando a puttane, lo vedi anche tu, no? E allora tanto vale accelerare il processo, tanto siamo tutti sulla stessa barca che fa acqua”. “Sbagliato, amigo, noi possiamo proteggerci dal… frittatone”. “Proteggerci!”, sbottò ad alta voce il francese. “Sì, certo, possiamo viaggiare in prima classe e immaginare di proteggerci. Proteggerci dai nuovi virus africani. Proteggerci dagli immigrati clandestini. Proteggerci dai sabotatori dei computer. Certo che possiamo proteggerci, su tutti i fronti. Isolarci. Cercare di arginare le intrusioni. Ma per quanto?” Rutilio fece un gesto evasivo. “La verità è che possiamo solo sperare di proteggerci. Delimitare coi paletti un dentro e un fuori. Possiamo erigere nuove frontiere e spendere una fottutissima montagna di denaro per difenderle. Ma sempre nell?attesa che si apra un altro fronte di contagio”. “Non mi è molto chiaro cosa c?entrino i sabotatori di computer”, obiettò perplesso Rutilio, accendendosi un sigaro Havana. “è molto semplice. Esattamente come i virus, le informazioni si trasmettono per contagio. Se non sbaglio hai avuto anche tu qualche problema col computer dell?amministrazione, all?ospedale. Bene, tu sei un medico. Pensa alle infezioni, pensa al modello dell?epidemia. I virus informatici sono programmi parassiti che hanno la stessa potenzialità diffusiva”. “Uhm”, meditò Rutilio. “Vaccini, o qualcosa del genere?”. “Oh certo, ma quelli non sono mica scemi. Entrano nel computer come cavallini di Troia, ma poi non stanno mica fermi: mutano”.


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